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Oms-Unicef: nel mondo muoiono nove milioni di bambini l’anno


Sono le malattie infettive il primo big killer di bambini nel mondo. Nel 2008 sono state responsabili dei due terzi dei decessi di minori.
La ricerca, pubblicato oggi on line su The Lancet, ha raccolto i dati provenienti da 193 Paesi.

12 MAG - Otto milioni 795 mila. È il numero di bambini morti nel mondo nel corso del 2008 secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Oms e del Child Health Epidemiology Reference Group (Cherg) dell’Unicef e pubblicato oggi su The Lancet.

Di questi, il 68 per cento (pari a quasi 6 milioni) è stato causato da malattie infettive, in gran parte prevenibili: polmoniti, innanzitutto, ma anche diarrea e malaria (cfr. Tabella a fondo pagina).

 

Nel 40 per cento dei casi, i bambini non hanno raggiunto il ventisettesimo giorno di vita soprattutto a causa di complicazioni conseguenti alla nascita pretermine e ad asfissia neonatale. Un dato, quest’ultimo, in aumento rispetto al 2000: la quota della mortalità neonatale sulle morti entro i primi 5 anni di vita è passata dal 37 per cento del 2000 al 41 per cento del 2008.

La maggior parte delle morti censite dal rapporto, che ha analizzato i dati di mortalità di 193 Paesi nel mondo, si è verificata in Africa (quasi il 50% con 4.199 milioni). Segue l’Asia con 2.390 milioni. Notevoli differenze sono state riscontrate nella distribuzione delle cause di morte nelle due Regioni: se l’Africa è teatro di un numero inferiore di morti neonatali rispetto all’Asia (29% contro 54%), nella prima regione si registra un elevatissimo numero di casi di malaria e Aids.

“Con meno di cinque anni per raggiungere il quarto Obiettivo del Millennio - ridurre la mortalità infantile di due terzi rispetto ai livelli del 1990 - è vitale per i governi, le organizzazioni pubbliche e i finanziatori avere a disposizione accurate stime per concentrare in maniera efficace i loro sforzi laddove c’è più bisogno”, ha commentato Robert Black, direttore del Department of International Health alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health.

“Questa analisi ha importanti implicazioni per i programmi nazionali”, ha aggiunto Mickey Chopra, responsabile del settore Salute dell’Unicef. “La persistenza di diarrea, polmoniti e malaria - che, benché facilmente prevenibili e curabili, rimangono le principali cause di morte - ci deve indirizzare verso un maggior controllo di queste patologie”.

Lo studio, pur proponendo numeri drammatici, non manca di segnalare alcuni aspetti positivi, come il successo nel contrasto di alcune patologie. Il morbillo e il tetano, per esempio, che oggi sono responsabili rispettivamente dell’1 cento della mortalità totale con un netto calo rispetto alle rilevazioni precedenti.

 

Antonino Michienzi

 

Fonte: Robert E Black et al. Global, regional, and national causes of child mortality in 2008: a systematic analysis. The Lancet, Early Online Publication, 12 May 2010

 

Numero di morti per causa nel 2008 (mln)

Neonati tra 0 e 27 giorni

 

Complicazioni connesse alla nascita pretermine

1,033

Asfissia neonatale

0,814

Sepsi

0,521

Altro

0,409

Polmoniti

0,386

Anomalie congenite

0,272

Diarrea

0,079

Tetano

0,059

Bambini tra 1 e 59 mesi

 

Diarrea

1,257

Polmoniti

1,189

Altre infezioni

0,753

Malaria

0,732

Altre malattie non trasmissibili

0,228

Traumi

0,279

Aids

0,201

Pertosse

0,195

Meningite

0,164

Morbillo

0,118

Anomalie congenite

0,104

Fonte: Robert E Black et al. Global, regional, and national causes of child mortality in 2008: a systematic analysis. The Lancet, Early Online Publication, 12 May 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

12 maggio 2010
© Riproduzione riservata


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