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Terremoto. La situazione nel Lazio. Appello a donare il sangue. Disposta l'attenuazione delle attività chirurgiche urgenti per favorire le emergenze


La Direzione Regionale Sanità del Lazio ha disposto l’apertura straordinaria dei centri trasfusionali di Roma e Rieti “per far fronte all’esigenza di sangue per l’evento sismico”. La macchina dei soccorsi già attiva dalle prime ore della notte. In arrivo alla Asl di Rieti anche un’équipe regionale di psichiatri e psicologi.

24 AGO - Attiva già dalle prime ore di stanotte la macchina dei soccorso della Regione Lazio in aiuto delle zone devastate dal terremoto che ha colpito la provincia di Rieti. E dalla Regione arriva anche un appello a donare il sangue. “La Direzione Regionale Sanità del Lazio – spiega la Regione in una nota - ha disposto l’apertura straordinaria dei centri trasfusionali di Roma e Rieti, per far fronte all’esigenza di sangue per l’evento sismico. Chi è in possesso dei requisiti per donare il sangue è invitato a recarsi in uno dei centri indicati sul sito www.salutelazio.it/salutelazio/donare-il-sangue che saranno aperti in via straordinaria, senza limiti di orario, in particolar modo quello dell’ospedale San Camillo de Lellis, in viale J.F. Kennedy, 1 a Rieti. Già ora sono più di 100 i donatori in fila presso la struttura reatina”.

E’ stata disposta anche l’attenuazione delle attività chirurgiche non urgenti programmate “per poter mettere a disposizione dell’emergenza le sale operatorie e le terapie intensive, negli ospedali DEA di II e di I livello predisposti per l’attività di elisoccorso: Policlinico Umberto I, Policlinico Tor Vergata, Sant’Andrea, Policlinico Gemelli, San Filippo Neri, Sant’Eugenio, San Camillo di Roma. Inoltre è stata richiesta disponibilità anche, in seconda battuta, agli ospedali Spaziani di Frosinone, Belcolle di Viterbo e il Santa Maria Goretti di Latina”.

La Regione comunica inoltre che “si sta predisponendo, inoltre, presso la Asl di Rieti un’équipe regionale di psichiatri e psicologi per garantire il supporto alle persone più fragili e agli anziani”.
 
Anche l’Ospedale di L’Aquila è mobilitato per affrontare l’emergenza del sisma che ha colpito la provincia di Rieti. Secondo quanto riferito dall’ufficio stampa della Asl, i primi feriti sono arrivati a L’Aquila attorno alle ore 6 in ospedale per essere immediatamente assistiti. “Per ora non è possibile stabilire il numero preciso ma sarebbero una decina: naturalmente il numero dovrà essere aggiornato col passare delle ore”. E infatti nel trado pomeriggio L'Aquila segnalava la presenza di 44 feriti provenienti da Amatrice.

La direzione della Asl ha messo a disposizione 60 posti letto, di cui 29 per l’area chirurgica, 20 per quella medica, il resto per altre discipline. Quattro i posti letto allestiti a rianimazione.

Per oggi, al presidio aquilano, è stata sospesa tutta l’attività chirurgica programmata “poiché l’apparato è completamente a disposizione dell’emergenza”. Sarà invece garantita l’attività ambulatoriale.  

A Montereale riferisce ancora la Asl è stata allestita una postazione di posto medico avanzato dove vengono assistiti i codici bianchi e gialli, cioè quelli più leggeri, per decongestionare il carico di lavoro che si riversa in questo momento sull’ospedale. “Tutte le nostre strutture del territorio - afferma il manager della Asl abruzzese, Rinaldo Tordera, - sono state messe a disposizione dell’emergenza e le operazioni per coordinare i soccorsi sono scattate subito dopo la scossa tellurica. I servizi più interessati dell’ospedale si sono immediatamente attivati per far fronte alle richiesta di soccorso”.

In una prima nota diffusa stamani la Regione Lazio comunica che oltre ai soccorsi con i mezzi della Protezione civile, il 118 ha subito attivato 3 elicotteri dedicati e 6 mezzi su gomma a supporto di quelli già al lavoro. Attivate anche le colonne mobili per allestire due punti medici avanzati ad Amatrice.

Predisposto anche il trasferimento dei pazienti dall’ospedale di Amatrice a quello di Rieti.

Attivi i numeri del Contact Center della Protezione Civile: 800840840 e della Sala Operativa della Protezione Civile Lazio: 803555

È inoltre partita, informa la nota, la colonna mobile regionale composta da 4 cucine da campo, 20 macchine movimento terra e 71 tende con circa 500 posti letto disponibili.

“Sul posto sono al lavoro 25 squadre con volontari di protezione civile, 30 persone del Soccorso alpino (15 ad Amatrice e 15 ad Accumoli) e sei cani da ricerca. Il 118 ha messo a disposizione i mezzi per l’allestimento di 4 punti medici avanzati: uno già attivo ad Amatrice e uno in procinto di installazione ad Accumoli. Altre due strutture sono pronte per essere allestite in relazione alle necessità”.

“Stanno operando sul posto 40 ambulanze (30 della Regione Lazio e 10 fornite della Regione Abruzzo) e 7 elicotteri (3 della Regione Lazio e 4 forniti dalla Protezione civile nazionale) che trasportano feriti più gravi negli ospedali romani”.

La Regione riferisce infine che il Cotral ha comunicato l’attivazione, da questa mattina, di una navetta da e per Amatrice a supporto dei servizi di emergenza nel territorio colpito dal terremoto. Tutte le corse dal deposito di Amatrice sono attualmente sospese, il servizio è invece regolare a Rieti e negli altri Comuni della provincia. “L'azienda – conclude la nota della Regione Lazio -, in costante contatto con le autorità, è a disposizione per qualsiasi servizio straordinario a favore delle popolazioni colpite dal terremoto”.
 

La situazione al San Camillo. La direzione strategica dell'azienda ospedaliera San Camillo -Forlanini, fin dalla mattinata di oggi ha reso operativo il sistema già testato in grado di fronteggiare l'emergenza sanitaria connessa al grave sisma che ha colpito il Lazio. 

 

In particolare è stato predisposto il blocco delle accettazioni programmate di tutto l'ospedale. Inoltre, 5 camere operatorie sono state messe a disposizione con le loro relative equipe per i pazienti provenienti dalle zone del sisma, ed è stato attivato un reparto aggiuntivo di chirurgia multi specialistica dotato di sedici posti letto destinati ad accogliere pazienti che necessitano di interventi chirurgici urgenti. 

 

L'intera organizzazione dell'ospedale e' stata rimodulata per essere - all'interno della rete di tutte le strutture ospedaliere regionali - pronta a svolgere il suo ruolo di struttura primaria anche in emergenza. Inoltre per far fronte alla grande afflusso di donatori di sangue  che nella giornata di oggi sono stati più di settanta, il Centro donatori del San Camillo, ha avviato da oggi e per i prossimi giorni un orario non stop in grado di accogliere tutti quei cittadini che in segno di partecipazione e vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto decidono di donare il sangue. 

 

Tutto questo naturalmente tenendo fermo e costante l'impegno di tutto il personale medico ed amministrativo a garantire la funzione istituzionale dell'area dell'emergenza e del resto dell'ospedale. Un impegno per il quale il direttore generale Antonio D'Urso esprime un ringraziamento a tutti. 

24 agosto 2016
© Riproduzione riservata


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