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Terremoto. Renzi: “Non lasceremo nessuno da solo: nessuna famiglia e nessun comune. Ma ora priorità è salvare vite dalle macerie”. Nel pomeriggio ad Amatrice: “I morti accertati sono almeno 120”


“Questo è il momento della commozione ma anche il tempo dell’azione”, ha detto Renzi. “Dobbiamo attrezzarci per l’emergenza delle prossime ore, dei prossimi giorni, delle prossime settimane. Ma ora la priorità è continuare a scavare nelle macerie”. Nel pomeriggio visita ad Amatrice e poi punto stampa a Rieti dove ha annunciato che le vittime del sisma sono salite a 120.

24 AGO - “Questo è il momento della commozione ma anche il tempo dell’azione”. “Prendiamo qui oggi l’impegno, da Palazzo Chigi, che non lasceremo nessuno da solo: nessuna famiglia, nessun comune e nessuna frazione. E mettiamoci al lavoro perché le prossime ore possiamo continuare a strappare dalle macerie delle vite umane e restituire una speranza a quei territori così duramente provati”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della dichiarazione rilasciata da Palazzo Chigi dopo il grave sisma che ha colpito questa mattina il centro Italia (vedi video a fondo pagina).

Renzi ha spiegato che nei territori interessati, “soprattutto nelle province di Rieti e Ascoli Piceno, e nei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, in queste ore il lavoro continua. Dobbiamo attrezzarci per l’emergenza delle prossime ore, dei prossimi giorni, delle prossime settimane. Ma ora la priorità è continuare a scavare nelle macerie”.

Il presidente del Consiglio ha quindi annunciato che nel tardo pomeriggio visiterà personalmente la zona e parteciperà alle riunioni operative con le strutture interessate “che già hanno accolto stamattina i presidenti delle Regioni, il capo del dipartimento della Protezione civile, il ministro delle Infrastrutture e molte altri esponenti istituzionali”.

Ma Renzi ha innanzitutto voluto rivolgere il proprio pensiero alle famiglie delle vittime: “a chi ha perso un figlio nel tragico terremoto di stanotte, a chi ha perso un genitore, a chi ha perso un fratello, un amico, a chi sta vivendo ore drammatiche nella speranza di riabbracciare un proprio caro”.

“L’Italia – ha aggiunto - piange i proprio connazionali e mostra al mondo intero le lacrime del dolore ma anche il cuore grande e generoso di un volontariato che fin dalle prime ore di stanotte si è messo in moto, Il cuore generoso della protezione civile e di tutte le istituzioni. Dalle 3.37 di stanotte la macchina operativa istituzionale del volontariato si è messa in moto con grande decisione e determinazione. Vorrei che a tutti e a ciascuno arrivasse il grazie del Governo e il grazie di tutti gli italiani e di tutte le italiane. Vorrei – ha proseguito il presidente del Consiglio - che arrivasse il grazie a chi ha scavato a mani nude, a chi ha lavorato per assicurare le comunicazioni, a chi ha coordinato le prime fasi dell’emergenza che sono sempre quelle più drammatiche. Vorrei dire grazie a tutti quelli che salvando una vita, strappando una persona dalle macerie, hanno dimostrato quanto grande possa essere il peso e la forza e l’importanza della protezione civile e del volontariato”.
 

24 agosto 2016
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