Libia. Emergency interrompe le attività all'ospedale di Gernada
Questo a causa, affermano da Emergency, di gravi episodi di violenza da parte delle forze di polizia locale all'interno dell'ospedale. Da Emergency si dichiarano molto preoccupati per la popolazione. Insieme al ministero della Sanità libico, Emergency sta valutando diverse opzioni per riprendere quanto prima le attività di assistenza chirurgica alle vittime di guerra in una diversa località
29 AGO - Nelle ultime settimane Emergency ha assistito a gravi episodi di violenza da parte delle forze di polizia locale all'interno dell'ospedale di Gernada, nell'est della Libia, e per questa ragione, in accordo con il ministero della Sanità, ha interrotto le attività cliniche, offrendo la sua disponibilità a intervenire in altre zone del Paese.
"È stata una decisione sofferta - scrivono da Emergency in una nota -, soprattutto in un momento di grande incertezza come quello che il Paese sta vivendo. Tuttavia, nonostante le ripetute rassicurazioni da parte delle autorità locali, a Gernada non c'erano più le condizioni essenziali per garantire la sicurezza dei pazienti e dello staff".
"Dopo aver assistito a ripetuti atti di violenza da parte della polizia locale - afferma
Emanuele Nannini, vice coordinatore dell'Ufficio Umanitario di Emergency -, anche nei confronti del nostro personale libico, abbiamo deciso di sospendere le attività dell'ospedale. Non potevamo rimandare oltre questa decisione, ma siamo molto preoccupati per la popolazione: il sistema sanitario libico è collassato e ancora una volta saranno i civili a pagare le conseguenze del caos in cui la Libia è sprofondata a partire dal 2011".
Emergency aveva aperto il Centro chirurgico di Gernada lo scorso 12 ottobre per curare i feriti dei combattimenti nelle zone di Bengasi e Derna. In 10 mesi, presso il Centro chirurgico, i medici e infermieri di Emergency hanno curato 1.400 persone. "Nello stesso periodo - concludono nella nota -, siamo stati impegnati anche nella formazione dello staff locale per la gestione dei feriti di guerra. Con la nostra partenza, lo staff locale e l'ospedale, che abbiamo completamente ristrutturato ed equipaggiato, rimangono a disposizione delle autorità sanitarie libiche".
Insieme al ministero della Sanità libico, Emergency sta valutando diverse opzioni per riprendere quanto prima le attività di assistenza chirurgica alle vittime di guerra in una diversa località.
Lorenzo Proia
29 agosto 2016
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