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Uk. Disposta dal tribunale ibernazione per 14enne malata di cancro. Era una sua richiesta


Il verdetto di una battaglia legale che vedeva il consenso della madre contro il volere del padre, è stato emesso poco prima del decesso della ragazza a ottobre, ma è stato reso pubblico ora dopo che il corpo, portato negli Stati Uniti, è stato congelato tramite "criogenesi".

18 NOV - Essere ibernati per magari resuscitare in futuro. Il caso scuote la Gran Bretagna. L’Alta Corte di Londra col consenso della madre e contro il volere del padre ha autorizzato l’ibernazione post mortem per una ragazza 14enne malata di cancro che prima di morire aveva chiesto di essere ‘criogenizzata’. La decisione, riporta l’Ansa, è stata emessa poco prima del decesso della ragazza a ottobre, ma è stato resa pubblica ora dopo che il corpo, portato negli Stati Uniti, è stato ‘congelato’.
 
La protagonista di questa vicenda, una ragazza di 14 anni JS affetta da una rara forma di cancro, aveva scritto lei stessa al giudice prima di morire una lettera anche dopo aver approfondito su internet alcune teorie sulla "criopreservazione" - tecnica basata in origine sull'idea di conservare a lungo un corpo a temperatura bassissima, rallentandone le funzioni vitali con l'obiettivo di poterlo un giorno 'resuscitare' in un contesto di ricerche più avanzato - e ha rivendicato la sua chance: "Non voglio essere sotterrata". "Ho solo 14 anni - si legge nel testo pubblicato per intero dalla Bbc, - e non voglio morire, ma so che sto morendo. Penso che essere crioconservata mi dia la possibilità di essere curata e risvegliata, anche fra centinaia di anni. Voglio vivere più a lungo, perché in futuro potrebbero trovare una cura per il mio cancro e risvegliarmi. Voglio avere questa possibilità. Questo è il mio desiderio".
 
Il giudice che ha pronunciato la sentenza, Peter Jackson, ha raccontato - rendendo noto adesso il caso - di aver visitato la ragazza in ospedale e d'essere rimasto "toccato dall'animo coraggioso con cui ha affrontato la sua sorte". Ma ha aggiunto che, tecnicamente, è stato chiamato solo a giudicare se dar ragione alla madre o al padre nella disputa fra genitori su come disporre del corpo della figlia dopo la morte. Ma in realtà il magistrato non ha potuto negare d'aver avuto come guida il suo senso di umanità, dopo aver visitato la ragazza in clinica ed essere rimasto "toccato dall'animo coraggioso" con cui le ha visto "affrontare la sua sorte".
 
Per attuarne l'esecuzione, e consentire che JS fosse infine congelata negli Usa in uno di quei centri c'è voluta tuttavia una sottoscrizione. La ragazza non era certo ricca, a differenza di molti di coloro che le sono ora allineati accanto, immersi in una soluzione d'azoto liquido a -196 gradi in cisterne cilindriche ribattezzate 'tewar'. E delle centinaia di persone, italiani inclusi, che restano in lista d'attesa per stipulare a loro volta un contratto ad hoc con le due grandi società americane pioniere del business - l'Alcor e il Cryonics Institute - o con quelle sorte di recente in Russia e altrove. 

18 novembre 2016
© Riproduzione riservata

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