Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 28 MARZO 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

Appello Sigm e Aim ai medici: “Firmiamo la petizione per salvare Ahmadreza Djalali”


Sul medico e ricercatore iraniano, che ha lavorato e studiato in Italia dal 2012 al 2015 presso il Crimedim e incarcerato in Iran da mesi, pende una sentenza di pena capitale. L’appello è a far circolare la notizia sul web, utilizzando gli hashtag #AhmadrezaFree e #SaveAhmad e a sottoscrivere la petizione

14 FEB - Il Segretariato Italiano Giovani Medici (Sigm) e l’Associazione Italiana Medici (Aim) si associano all’appello del Centro di ricerca in medicina di emergenza e delle catastrofi (Crimedim) dell’Università di Novara che mira a richiamare l’attenzione delle autorità politiche e dell’opinione pubblica a favore del medico e ricercatore, Ahmadreza Djalali, incarcerato in Iran da mesi e sul quale pende una sentenza di pena capitale.
 
Ahmadreza, quarantacinquenne, marito e padre di due bambini, ha lavorato e studiato in Italia, per quattro anni (dal 2012 al 2015), presso il Crimedim in qualità di ricercatore e, dopo essersi trasferito in Svezia, da quasi un anno è imprigionato in Iran, Paese natale dove si era recato per motivi personali, con l’accusa di spionaggio contro il governo.
 
A nulla sono valsi gli accorati appelli dei familiari ed il lunghissimo sciopero della fame cui si è sottoposto volontariamente, che gli ha fatto perdere più di 20 kg. ed ora Ahmadreza attende l’esecuzione della sua condanna a morte.
 
“Il collega – sottolineano in un nota i giovani medici – la cui unica colpa è stata quella aver lavorato insieme a ricercatori di ‘Paesi nemici’ per migliorare la capacità operativa di ospedali in paesi affetti da povertà estrema e colpiti da disastri, è stato obbligato a firmare una confessione con la quale si dichiarava colpevole di attività di spionaggio.
 
Sigm e Aim chiedono quindi a tutti i medici italiani di contribuire all’iniziativa di far circolare la notizia sul web, utilizzando gli hashtag #AhmadrezaFree e #SaveAhmad, nonchè di sottoscrivere la petizione su change.org predisposta dalla moglie del collega Ahmad. Link alla petizione: http://bit.ly/ahmad-change-it

14 febbraio 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Cronache

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy