Città della salute. Bandiera Azzurra, Atletica Italiana e Comuni uniti per il benessere dei cittadini
I centri urbani che si impegnano a offrire ai propri cittadini stili di vita più sani e attivi saranno premiati. Potranno sventolare la “bandiera azzurra”, un riconoscimento offerto da Fidal, la Federazione Italiana di Atletica Leggera, in collaborazione con Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
04 OTT - Abitare in un centro urbano che si impegna a promuovere il movimento e migliorare la salute dei propri cittadini è possibile. Come riconoscere le Città
della Corsa e del Cammino? Da oggi esiste un vero e proprio distintivo: la
Bandiera Azzurra. Si tratta di un riconoscimento ideato da Fidal, la Federazione Italiana di Atletica Leggera, in collaborazione con Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
I requisiti per ottenere la Bandiera Azzurra
Essere una città che: ha a cuore la salute ed il benessere dei propri cittadini, offre spazi e percorsi verdi certificati, curati e riqualificati, offre occasioni di eventi e incontro con la propria cittadinanza e dev'essere ideale per accogliere tutti coloro che non possono fare a meno della loro corsa o camminata quotidiana.
Gli obiettivi dell’iniziativa
Uno degli scopi principali del progetto è di moltiplicare i già numerosi parchi urbani certificati che permettono un’attività tanto semplice e immediata (camminare, correre, prendere confidenza con le palestre naturali) quanto determinante per la salute. Fidal si propone, per questo, come interlocutrice per tutti i Comuni, a partire dalle Città Metropolitane, che vogliano diventare città della salute ma soprattutto città della corsa e del cammino.
Bandiera azzurra, ecco l’ideatore
L’idea di
Maurizio Damilano, olimpionico creatore e coordinatore del progetto, è quella di far diventare le nostre città delle palestre a cielo aperto, promuovendo stili di vita salutari e una attività motoria a costo zero. Per diffondere a un più ampio pubblico possibile le opportunità di praticare attività motoria in ambiente urbano, sarà lanciata anche una app per smartphone e promossi diversi eventi e giornate dedicate all’interno dei parchi certificati.
Vita sedentaria, numeri e rischi
Un’iniziativa importante pensata per un’epoca in cui la sedentarietà è una delle maggiori cause prevenibili di morte al mondo. L’inattività fisica, infatti, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è associata ogni anno a 3,2 milioni di morti nel mondo. In Italia superano i 24 milioni le persone che si dichiarano completamente sedentarie, pari a circa il 42% della popolazione.
L’importanza dell’attività fisica
Il movimento è il primo antidoto contro numerose malattie, fra cui l’obesità, che oltre a ridurre l’aspettativa di vita di 10 anni, è un importante fattore di rischio nell’insorgenza di tumori, malattie cardiovascolari e di diabete di tipo 2. Si tratta di una malattia potenzialmente mortale, oltre a essere causa di disagio sociale e favorire, tra bambini e adolescenti, episodi di bullismo. Si stima che l’obesità colpirà, entro il 2030, il 50% dei cittadini europei e in molti Paesi, tra persone obese e sovrappeso, si raggiungerà il 90% della popolazione. Sul tavolo, quindi, anche il ruolo che giocano oggi le città, dove i fenomeni urbanizzazione favoriscono un ambiente obesiogeno.
Il progetto è stato presentato oggi a Milano e rientra nel programma
Cities Changing Diabetes.
Nell’ambito del progetto Città della Corsa e del Cammino, il prossimo 26 e 27 ottobre, verrà presentato a Houston al Cities Changing Diabete Summit il “
Passaporto Roma Città del Cammino e della Salute”, realizzato da Fidal e Anci.
04 ottobre 2017
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