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Osteoporosi. Per la festa della donna screening gratuiti in 9 ospedali


Giovedì 8 marzo GVM Care & Research offrirà gratuitamente alle donne uno screening primario effettuato attraverso una ultrasonometria ossea quantitativa a livello del calcagno. Un esame complementare che aiuta a valutare il rischio di fratture.

02 MAR - Giovedì 8 marzo, in occasione della festa delle donna, GVM Care & Research mette a disposizione alcune delle proprie strutture sanitarie per effettuare uno screening gratuito con i medici specialisti nella patologia della osteoporosi.   

L’osteoporosi interessa oggi quattro milioni e mezzo di italiani e colpisce con maggiore frequenza le donne. Sono infatti circa 3 milioni e mezzo i casi al femminile protocollati, in particolare, nel periodo successivo alla menopausa, che aumenta il rischio sino a 4 volte. Si registra che circa una donna su due di età superiore ai 55 anni, presenterà una frattura da fragilità negli anni successivi.   

Dall’analisi dei dati della situazione europea effettuata dall’Istituto Superiore della Sanità emerge che il numero di fratture femorali da osteoporosi previste sarà in costante aumento. Si calcola che, nella sola popolazione femminile, nel 2050 si raggiungerà quota 800.000 fratture (nel 2000 erano 300.000). Per questo motivo l’Unione Europea ha sottolineato come la lotta all’osteoporosi debba essere considerata uno dei maggiori obiettivi per la salute.  

"L'osteoporosi è una ‘patologia silenziosa’ che però determina in Italia oltre 80.000 fratture annue, cui spesso non viene attribuita la necessaria importanza in termini degli effetti peggiorativi sull'invecchiamento”, ha dichiarato Marco Valentini, specialista in reumatologia, diagnosi e cura dell'osteoporosi presso il Primus Medical Center di Forlì, da cui è partita l’iniziativa. “Fino a che non compare la frattura da fragilità – ha spiegato - non si manifesta infatti alcun sintomo. La prevenzione è quindi fondamentale per sconfiggere tale epidemia. Essa si svolge principalmente attraverso la diffusione delle conoscenze sia alla classe medica, che agli individui, dei ben noti fattori di rischio. Uno dei compiti di noi medici specialisti impegnati nella diagnosi e cura di questa malattia, è anche quello di invitare i malati a correggere i fattori di rischio modificabili e i sani a perseguire un corretto stile di vita, al fine di mantenere il proprio apparato scheletrico in buona salute".   

L’esame proposto da GVM Care & Research, non è invasivo ed è di rapida esecuzione (dura circa 10 minuti). Si tratta infatti di una ultrasonometria ossea quantitativa che si effettua a livello del calcagno ed è un esame complementare che aiuta a valutare il rischio di fratture.

 Ecco gli ospedali di GVM coinvolti nell’iniziativa:

•Torino – Clinica Santa Caterina da Siena
•Lecco – Mangioni Hospital
•Reggio Emilia – Salus Hospital
•Bari – Anthea Hospital
•Taranto – D’amore Hospital
•Lecce – Città di Lecce Hospital
•Palermo – Cosentino Hospital
•Forlì – Primus Medical Center (Poliambulatorio)
•Conversano – Poliambulatorio Medicol
 

02 marzo 2012
© Riproduzione riservata

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