Emilia Romagna, a Parma il premio europeo per la cura dell’emofilia
La designazione è avvenuta nell’ambito del meeting internazionale “Team Haemophilia Education” tenutosi ad Amsterdam e aperto ai Centri Emofilia di tutta Europa. Il Centro di Parma è stato premiato per aver creato un team di specialisti in varie discipline in grado di offrire una “global care” ai pazienti.
10 GIU - E’ stato assegnato al Centro emofilia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, struttura di riferimento regionale per le malattie emorragiche congenite, il “Best Practice Award”, premio europeo assegnato al Centro che maggiormente si è impegnato per migliorare l’assistenza offerta ai propri pazienti in termini di organizzazione, cure multidisciplinari ed attenzione a costi e sprechi di risorse. A darne notizia è una nota dell’Aou di Parma rilanciata dal sito della Regione Emilia Romagna dedicato alla salute.
La designazione è avvenuta nell’ambito del meeting internazionale “Team Haemophilia Education” tenutosi ad Amsterdam e aperto ai Centri Emofilia di tutta Europa, occasione importante per un aggiornamento sulle modalità di gestione di una patologia complessa come è ormai l’emofilia.
Il Centro di Parma, diretto dalla dottoressa Annarita Tagliaferri, e rappresentato dalla dottoressa Gianna Franca Rivolta, è stato premiato per aver creato un team di specialisti in varie discipline in grado di offrire una “global care” ai pazienti.
“E’ stata riconosciuta l’attività svolta dal Centro Hub che, in collaborazione con gli altri centri Emofilia dell’Emilia Romagna, ha organizzato una rete ed un registro regionale per le malattie emorragiche congenite istituiti e finanziati dalla Regione Emilia Romagna. Progetto completato con la creazione di una cartella clinica informatizzata condivisa e di un protocollo di gestione delle urgenze emorragiche, con il supporto di un sito web dedicato, in collaborazione con i vari presidi di Pronto soccorso”, spiega la nota, aggiungendo che “il network regionale con percorsi diagnostico-terapeutici definiti e standardizzati per migliorare la qualità dell’assistenza al paziente emofilico è il primo esempio nel panorama nazionale di sistema integrato”. Il centro del Maggiore di Parma, segue dal punto di vista diagnostico, terapeutico ed educativo circa 362 pazienti.
10 giugno 2015
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