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Emilia Romagna. Venturi su Giornata mondiale Alzheimer: “La non autosufficienza è una priorità”

Nella regione si stimano circa 70 mila persona malate. Sono state 11mila le nuove diagnosi solo nel 2014. L'assessore regionale alle politiche per la salute sottolinea come "avere na rete di servizi socio-sanitari solida e ricca di molteplici interventi è una garanzia per il nostro welfare perché è capace di legare soggetti e competenze diversi ed è in grado di mettere in campo interventi innovativi".

19 SET - Oltre 11mila nuove diagnosi in Emilia-Romagna solo nel 2014 e una stima complessiva di circa 70 mila persona malate. Lunedì 21 settembre è la Giornata mondiale dell’Alzheimer, l’occasione per porre attenzione sulle demenze senili, da anni in aumento per il prolungamento della vita e il progressivo invecchiamento della popolazione e per i miglioramenti nelle capacità di diagnosi e nella sensibilità delle famiglie rispetto ai sintomi.

“Le demenze senili sono una priorità per il nostro sistema, come tutto il tema della non autosufficienza - osserva Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute -. Avere una rete di servizi socio-sanitari solida e ricca di molteplici interventi è una garanzia per il nostro welfare perché è capace di legare soggetti e competenze diversi ed è in grado di mettere in campo interventi innovativi. E tutto questo può favorire la migliore qualità della vita possibile, sia della persona malata che dei familiari”.

Servizi per le demenze senili – i dati 2014. 
Le prime visite specialistiche nei Centri per le demenze delle Aziende Usl e ospedaliere sono in costante aumento. Nel 2014 sono state 21.457 (+ 1.180 rispetto al 2013). Da queste visite sono risultate 11.513 nuove diagnosi di demenza senile; per altre 5.130 persone sono emerse condizioni di rischio (che però non necessariamente evolvono in demenza). Complessivamente le prime visite e quelle di controllo sono state 76.159 (erano state 75.554 nel 2013). Le consulenze specialistiche rivolte ai familiari delle persone con demenza sono state 15.618 (8.989 psicologiche, 6.281 assistenziali, 125 legali, 223 tecniche per l’adattamento degli ambienti domestici); erano state 14.096 nel 2013.

La rete dei servizi. 
Sono 61 oggi i Centri per le demenze delle Aziende sanitarie. La rete dei servizi è organizzata secondo un modello a forte integrazione socio-sanitaria (lavorano in collegamento con Enti locali, volontariato, familiari). In questi centri lavorano equipe multi-professionali composte da geriatri, neurologi, neuropsicologi, psicologi clinici, infermieri, operatori della riabilitazione. I centri garantiscono una diagnosi approfondita, interventi farmacologici che possono ritardare la progressione dei deficit cognitivi, ed in collaborazione con enti locali e associazioni vengono garantite consulenze specialistiche, iniziative formative, attività di informazione e socializzazione.

Nel 2014 sono state 330 le iniziative formative/informative per familiari (circa 5.800 partecipanti). Oltre 50 i Caffè Alzheimer (frequentati da oltre 2.000 persone all'anno) che offrono stimolazione cognitiva e occasioni di socializzazione. Cinquantatre i gruppi di sostegno e di auto-aiuto attivi in Emilia-Romagna.  

19 settembre 2015
© Riproduzione riservata

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