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Emilia Romagna. Zanzara tigre e altri insetti: avviata campagna per proteggersi

Le punture di zanzare tigre, zanzare comuni e pappataci “possono essere un pericolo per tutti, potendo trasmettere virus e parassiti responsabili di malattie anche gravi”, mette in guardia la Regione. "Conoscili, proteggiti, previeni" è il messaggio della campagna per sensibilizzare i cittadini e aiutarli a proteggersi.

28 GIU - Le zanzare comuni sono in grado di trasmettere il virus West Nile, la Zanzara tigre il virus Zika e quelli responsabili della Dengue e della Chikungunya,  mentre i pappataci possono trasmettere il parassita della leishmaniosi e il virus Toscana. Evitare di farsi pungere da zanzare e pappataci è quindi una misura di prevenzione fondamentale. “Le punture di zanzare tigre, zanzare comuni e pappataci possono essere un pericolo per tutti: possono trasmettere virus e parassiti responsabili di malattie anche gravi”. A mettere in guardia da questi insetti è la Regione Emilia Romagna, che per impedire la proliferazione di questi insetti “vettori” e informare i cittadini sulla necessità di proteggersi dalle punture, la Regione Emilia-Romagna ha lanciato la campagna informativa “Zanzara tigre e altri insetti: pericoli pubblici”.

“Conoscili, proteggiti, previeni” è il messaggio della campagna. Gli strumenti scelti per informare: dépliant, manifesti, video e una specifica campagna web.

I materiali cartacei, spiega la Regione in una nota, sono disponibili nelle sedi delle Aziende sanitarie regionali, negli ambulatori vaccinali dei dipartimenti di Sanità pubblica, negli Spazi donne immigrate, nei consultori familiari, nelle altre sedi deputate delle aziende sanitarie e presso l’Ufficio relazioni con il pubblico della Regione Emilia-Romagna.
Sono consultabili e scaricabili anche sul portale dedicato del Servizio sanitario regionale e sul sito www.zanzaratigreonline.it.
Per i canali web e social è attiva una landing page responsive con video navigabile anche sul proprio smartphone con un semplice click.
Per saperne di più:  www.zanzaratigreonline.it , salute.regione.emilia-romagna.it/  oppure il numero verde 800 033 033

Il piano di sorveglianza e lotta alla zanzara tigre
La lotta alla zanzara tigre, spiega la Regione nella nota, “vede coinvolti la Regione, il Servizio sanitario regionale e i Comuni mentre le Conferenze territoriali e sanitarie sono il tramite tra i due livelli. Il piano regionale di sorveglianza e lotta alla zanzara tigre, ha consentito di affrontare con successo l’epidemia di Chikungunya del 2007. Gli esperti studiano e localizzano ovitrappole, censiscono e mappano i focolai per la  bonifica con trattamenti  larvicidi/ adulticidi e mettono a punto le linee guida di supporto ai Comuni per la prevenzione, la disinfestazione e il contenimento delle popolazioni di zanzara tigre. Esperti online”.

Le ovitrappole
Per la stagione estiva, spiega la Regione, “nel territorio regionale, sono posizionate 2642 ovitrappole controllate ogni 14 giorni. Le ovitrappole della rete di monitoraggio regionale sono distribuite nel territorio di 254 Comuni rappresentanti il 76% circa dei Comuni regionali e nei quali risiede il 91% della popolazione regionale”.

Aziende sanitarie : prevenzione, disinfestazione, informazione
La Regione ricorda infine che “tramite gli operatori dei dipartimenti di sanità pubblica, le Aziende sanitarie organizzano il sistema di monitoraggio e supportano il controllo di qualità dei trattamenti larvicidi su suolo pubblico. In collaborazione con i Comuni offrono un servizio ai cittadini sulle modalità di prevenzione e disinfestazione negli spazi privati anche con  iniziative di educazione e informazione dei cittadini sui comportamenti corretti e su quelli da evitare”.

28 giugno 2016
© Riproduzione riservata

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