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Anaao Emilia Romagna: “Autonomia può avere ripercussioni positive. Ma va contro equità servizio sanitario”

Dalla possibilità di finanziare autonomamente contratti per le specializzazioni mediche a quella di eliminare vincoli di spesa  per il personale fino alla gestione autonoma dei ticket che potrebbe portare a una maggiore equità. I vantaggi per una regione virtuosa non mancano. Tuttavia “questa intesa va nella direzione opposta a quella in cui dovrebbe andare il sostegno al servizio sanitario nazionale”.

05 MAR - “Anche in presenza di elementi del documento sottoscritto dall’Emilia Romagna certamente suscettibili di ripercussioni positive”, “questa intesa va nella direzione opposta a quella in cui dovrebbe andare il sostegno al servizio sanitario nazionale così come lo abbiamo pensato con la legge 833/1978 che include tra gli obiettivi principali il superamento delle differenze territoriali nelle condizioni socio-sanitarie del Paese”.

È quanto ha affermato in una nota Anaao Emilia Romagna a proposito della preintesa sull’autonomia firmata da Emilia Romagna, Lombardia e Veneto nei giorni scorsi.

“La possibilità di finanziare autonomamente contratti per le specializzazioni mediche, ed anche della dirigenza sanitaria, e il conseguente inserimento degli specializzandi negli ospedali può dare una risposta concreta alla strutturale carenza, tante volte da noi denunciata, di medici specialisti, presente e futura, che recentemente tanto scalpore mediatico ha provocato, entrando perfino nella campagna elettorale”, sostiene Anaao Emilia Romagna. E ancora, “La possibilità di eliminare vincoli di spesa specifici per il personale, in regioni virtuose come la nostra, permette lo sblocco delle assunzioni, dando un segnale di inversione di tendenza, da noi tante volte richiesto, consentendo di fatto la tenuta del sistema”.

Poi, “la gestione del ticket in modo autonomo in questa Regione può, se sviluppata sulle fasce di reddito, portare ad un aumento dell’equità, e la possibilità di dare certezza temporale agli investimenti strutturali e tecnologici consentire sicuramente una puntuale programmazione dando a Cittadini ed operatori maggior sicurezza di una sanità più moderna ed efficiente”.
Ma, oltre al principio dell’equità, non mancano dubbi: “Rimangono molte perplessità sulla regionalizzazione della istituzione e gestione di fondi sanitari integrativi, un tema di grande attualità ed importanza che deve essere regolato e normato a livello nazionale, per dare norme generali chiare ed evitare un pericoloso ed ulteriore sbriciolamento del sistema verso una sanità, anziché integrativa, sostitutiva”.

In ogni caso conclude Anaao, “Auspichiamo un coinvolgimento di tutti gli attori su tutti i temi oggetto della preintesa e ci auguriamo che non venga meno il ruolo della nostra Regione, all’altezza della sua storia, nella realizzazione di politiche nazionali capaci di rendere quanto più possibile omogenei i comporta- menti di tutte le Regioni per assicurare a tutti i cittadini l’effettiva parità rispetto ai loro diritti costituzionali”.

05 marzo 2018
© Riproduzione riservata

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