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Vaccini. A Bologna sospesi 136 bambini da asili e materne perché non in regola

I numeri li ha dati Marilena Pillati, assessore a scuola e formazione e vicesindaca di Bologna, intervistata dall'edizione bolognese di Repubblica. “È un anno che ne parliamo, le famiglie non possono più dire di non sapere, hanno avuto tutto il tempo per mettersi in regola”.

04 SET - A Bologna 90 bambini sospesi ieri dalla scuola materna e altri 46 che non potranno frequentare il nido dalla prossima settimana perché non in regola col certificato vaccinale prescritto dalla legge Lorenzin: una linea che più che dura “rispetta la legge”. Parola di Marilena Pillati, assessore a scuola e formazione e vicesindaca di Bologna, intervistata dall'edizione bolognese di Repubblica.
 
“D'altra parte - aggiunge Pillati - è un anno che ne parliamo, le famiglie non possono più dire di non sapere, hanno avuto tutto il tempo per mettersi in regola”. Quanto alle autocertificazioni, prosegue la vicesindaca, “le verificheremo una ad una, le persone devono sapere che dichiarare il falso è reato”.
 
Ieri, con la ripartenza delle materne, sono partite le prime mail di sospensione della frequenza dei bimbi, mentre da oggi saranno i messi comunali ad andare a casa delle famiglie no vax o ritardatarie per notificare l'espulsione.
 
Nei primi controlli il Comune aveva rilevato circa 300 bambini da zero a 5 anni non in regola, scesi poi venerdì a 172 (di cui 117 alle materne). Ieri erano 136 e stavolta è scattato il provvedimento. I numeri non sono alti, se si considera che gli iscritti alle materne sono circa 4.900 e 3.000 ai nidi. Solo dopo che la documentazione sarà stata presentata i piccoli potranno riprendere la frequenza ed è ammessa anche la dichiarazione di appuntamento all'Asl per la somministrazione dei vaccini. Per i nuovi iscritti si tratta della sospensione dell'inserimento, non della frequenza.
 
Quanto alla possibilità del rinvio dell'obbligo contenuto nell'emendamento al Milleproroghe che torna alla Camera a metà settembre, la vicesindaca Pillati replica: “Non ha senso, non capisco come la politica possa disconoscere le evidenze scientifiche sui vaccini. Spero prevalga la ragione. Comunque in Emilia-Romagna i bimbi non vaccinati continueranno a non entrare nei nidi perché abbiamo una legge regionale, a prescindere dalle sorti dell'emendamento”.

04 settembre 2018
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