Aggressioni al personale. Fp Cgil: “Situazione peggiora, serve più personale di supporto e amministrativo”
Marco Blanzieri, responsabile Sanità Fp Cgil Emilia-Romagna, e Vittorio Dalmastri segretario regionae Medici e Dirigenti Ssn, accolgo con favore il protocollo condiviso tra Regione e sindacati, ma evidenziano la necessità di potenziare “il front office emergenziale”. Per questo “oltre che medico e infermieristico, per accelerare le procedure e ridurre i tempi di attesa, deve essere incrementato anche tutto il personale di supporto ed amministrativo”.
04 FEB - “In Emilia-Romagna il protocollo regionale sulle aggressioni agli operatori sanitari, condiviso con le parti sindacali, deve essere ancora tradotto in completa operatività, anche se le aziende stanno iniziando a muoversi in sua coerenza su alcuni punti. È dunque giusto dire che gli sforzi compiuti non sono ancora sufficienti, anche perché il problema deve essere considerato nella sua globalità socio – sanitaria”. Lo affermano, in una nota,
Marco Blanzieri, responsabile Sanità Fp Cgil Emilia-Romagna, e
Vittorio Dalmastri segretario Medici e Dirigenti Ssn Emilia Romagna.
Per Blanzieri e Dalmastri è necessario, però, “fare capire ai cittadini come il sistema pubblico si curi della loro salute con attenzione e competenza, in particolare riguardo all’emergenza urgenza. Anche in questa area l'odio montato nei confronti delle istituzioni sta facendo male ai lavoratori ed alla popolazione. Benissimo quindi quanto programmato con la Regione, ma a questo punto ci sembra logico oltre che scontato ribadire che se il front office emergenziale è costantemente sotto attacco, il punto cardine delle operazioni di difesa debba essere quello del rinforzo di personale”.
Oltre che medico e infermieristico, dunque, per accelerare le procedure e ridurre i tempi di attesa, secondo i due sindacalisti, “deve essere incrementato anche tutto il personale di supporto ed amministrativo, per allargare fisicamente l'area di accoglienza e velocizzare tutte le operazioni di presa in carico incrementando l'assistenza passiva durante i periodi di attesa”.
04 febbraio 2020
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