Presupposto che la citata normativa stabilisce che Il Responsabile Anticorruzione (art.1 – comma 7) sia UNICO per ciascuna Pubblica Amministrazione, nella circolare n.1 del 2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica leggiamo un esplicito invito all’ individuazione di referenti aziendali cui affidare, tra l’altro, il compito precipuo di agevolare quei flussi informativi che saranno poi indispensabili a) per il monitoraggio e prevenzione dei reati (art.1 comma 75); b) per la corretta predisposizione/aggiornamento del Piano Anticorruzione (art.1 comma 5).
In questo ambito, riveste particolare interesse il fenomeno del Wistleblowing.
Ma qual è il significato di Wistleblower e da cosa deriva questo neologismo? Il Wistleblower è colui il quale riferisce di un illecito compiuto (o a compiersi), in danno delle Istituzioni, del quale sia stato diretto testimone – nell’esercizio delle proprie funzioni -, all’interno della propria organizzazione lavorativa.
Il Termine è anglosassone e deriva dall’Inglese “blow the wistle” (soffiare nel fischietto, appunto) e si riferisce all’azione dell’arbitro di segnalare un fallo o una infrazione. Per la cultura etica italiana, questa accezione duale rischia di non essere immediatamente compresa soprattutto a causa dell’idea dispregiativa che si ha di chi pone in essere un comportamento assimilabile al delatore e che come tale tradisce un legame o una fiducia preesistente.
Di questa nuova figura si occupa Federico Bergaminelli, Consulente Nazionale Federsanità – ANCI in un articolo che pubblichiamo integralmente. Leggi tutto.
10 settembre 2013
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