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'Curiamo la corruzione'. Per la Giornata nazionale iniziative nelle Asl e negli ospedali italiani

Dalla Sicilia al Trentino Alto Adige, dalla Sardegna alla Puglia, dalla Toscana alla Lombardia, nelle Asl e negli Ospedali italiani il 6 aprile sarà una giornata di mobilitazione civile contro la corruzione in sanità e per tutelare il Servizio Sanitario Nazionale.

05 APR - Domani, 6 aprile, si celebra la Giornata nazionale “Curiamo la corruzione” cui aderiscono Federsanità, Cittadinanzattiva, Associazione Italiana Medici, Segretariato Italiano Giovani Medici, Segretariato Italiano Studenti di Medicina con postazioni di integrità a tutela del SSN
 
Dalla Sicilia al Trentino Alto Adige, dalla Sardegna alla Puglia, dalla Toscana alla Lombardia, nelle Asl e negli Ospedali italiani il 6 aprile sarà una giornata di mobilitazione civile contro la corruzione in sanità e per tutelare il Servizio Sanitario Nazionale.
 
Cittadini, studenti di medicina, medici più e meno giovani, dirigenti aziendali, tutti uniti nell'adesione alla Giornata nazionale contro la Corruzione in Sanità organizzata da Transparency International in partnership con ISPE-Sanità, Censis e Rissc nell'ambito del progetto “Curiamo la Corruzione” www.curiamolacorruzione.it.
 
Lungo tutto lo Stivale e in contemporanea con la presentazione dei primi dati aggiornati sul fenomeno della corruzione in sanità, prevista a Roma, al Tempio di Adriano, alla presenza del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, del Sottosegretario all'Istruzione, Università e Ricerca, Davide Faraone, e del Presidente dell'Autorità Nazionale Anti Corruzione, Raffaele Cantone, professionisti e cittadini testimonieranno la loro sensibilità e volontà di contrastare il fenomeno devastante della corruzione in sanità con l'allestimento di veri e propri avamposti di integrità e di legalità per costruire una barriera contro quanti con comportamenti illeciti, sprechi e negligenze, compromettono l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, e con esso la salute delle persone.
 
“Vedere e sapere che tante città italiane e tanti giovani, studenti di medicina, medici, operatori sanitari, cittadini – abbiano voglia di unirsi per combattere la corruzione in sanità, fa sicuramente sperare per il futuro del nostro Paese” evidenzia Francesco Macchia, presidente di ISPE-Sanità “Un impegno, un entusiasmo che va coltivato e promosso in iniziative come queste nelle quali istituzioni e organizzazioni collaborano per un obiettivo comune di crescita culturale e di integrazione della comunità. Un nuovo ambiente culturale che deve essere creato e alimentato intervenendo sia sulle future generazioni di medici e professionisti sanitari, sia su chi già lavora per la salute dei cittadini, con programmi mirati di formazione e di coaching etico”.
 
Un investimento sui giovani da parte di Curiamo la corruzione che ha trovato la pronta risposta del Segretariato Italiano Studenti in Medicina che “già da qualche anno – sottolinea Tancredi Lo Presti, Presidente nazionale, s’impegna nel diffondere la cultura della legalità tra i suoi associati. Per questo le sedi locali del SISM organizzeranno all’interno dei Policlinici Universitari attività volte alla sensibilizzazione sul fenomeno della corruzione in sanità e del suo impatto negativo sulla Salute, e alla promozione di un atteggiamento attivo come unica soluzione”.
 
“La corruzione e gli sprechi – evidenzia Andrea Silenzi, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Giovani Medici - sono piaghe che affliggono non soltanto la sostenibilità del nostro SSN ma anche il futuro e le possibilità di crescita professionale in Italia dei giovani medici e giovani professionisti sanitari. Accountability e trasparenza non sono soltanto prerequisiti di civiltà ma rappresentano la miglior garanzia di meritocrazia nella sanità italiana per noi giovani medici; per questo motivo cercheremo di coinvolgere colleghi e cittadini sia con attività divulgativa nelle nostre sedi sia nel web attraverso una campagna di social “flash-mob” che non passerà di certo inosservata”.
 
Integrità, legalità e meritocrazia come cardini del SSN sono temi trasversali a tutte le generazioni di professionisti. Per questa ragione l'Associazione Italiana Medici “aderisce convintamente alla Giornata nazionale contro la Corruzione in Sanità, osserva il Presidente, Walter Mazzucco - ritenendo che il cambio di paradigma culturale in tema di corruzione in sanità non possa che partire dall'interno della professione medica e degli operatori sanitari in generale”.
 
Un cambio di paradigma culturale che si traduce poi nell'utilizzo di strumenti di efficientamento del sistema salute.
 
Sottolinea infatti Enzo Chilelli, direttore generale di Federsanità ANCI, “lo spirito con cui Federsanità ANCI partecipa alla Giornata nazionale contro la Corruzione in Sanità e al suo interno promuove l’Osservatorio 190 è proprio quello di sviluppare all'interno del sistema delle Aziende del nostro SSN un approccio che sia capace, attraverso gli strumenti tipicamente a disposizione delle Aziende, senza introdurre altri adempimenti formali, di prevenire forme di corruzione che danneggiano non solo i cittadini, ma le migliaia di operatori della sanità che svolgono con correttezza e onestà il proprio lavoro”.
 
La Giornata nazionale contro la corruzione in sanità rappresenta la riconquista dell'alleanza tra cittadini e professionisti della salute, affinché ognuno faccia la propria parte.
 
“La sanità è uno dei settori maggiormente esposti al rischio corruzione, alla mancanza di trasparenza, al dispendio di risorse pubbliche, alla disistima dei cittadini – testimonia Francesca Moccia, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva - in una parola all’oltraggio ad un bene talmente prezioso da essere costituzionalmente protetto, quale quello alla salute. Siamo fermamente convinti che la battaglia contro la corruzione debba necessariamente partire dal basso e si giochi prevalentemente sul piano culturale della prevenzione è per questo che riteniamo che i cittadini, gli operatori di settore e le istituzioni debbano coalizzarsi e porre in essere iniziative che vadano in questa direzione. Ben venga, dunque, questa iniziativa che prevede l’attivazione diretta di diversi stakeholder del SSN e coniuga insieme attività simboliche, istituzionali e di informazione”.

05 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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