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Diabete e farmaci a scuola. Di Natale (Federsanità Anci): “Qualcosa si muove”

In attesa che il MIUR decida di far procedere il lavoro del Comitato Paritetico portandolo in Conferenza Unificata e poter passare quindi alla fase di monitoraggio sull’attuazione, sul territorio, invece, le Regioni, gli Uffici Scolastici Regionali, le ASL, le Associazioni, si organizzano e traducono in pratica quotidiana quanto definito nel modello del Comitato paritetico.

09 MAG - Giovedì pomeriggio, ore 15,00, all'Ospedale Buzzi di Milano si è tenuto  il primo dei due incontri annuali organizzati dalla dottoressa Alessandra Bosetti dell'AGD Lombardia (Associazione Giovani Diabetici Italia) e rivolto agli insegnanti delle scuole lombarde.
 
L'invito, come avviene ormai da tre anni, è rivolto a tutti gli insegnanti e, in particolare, a quelli che in classe hanno un bambino diabetico. Il corso ha l’obiettivo di fornire le informazioni e la formazione adeguata per seguire un bambino con  diabete in classe senza problemi e senza ansia.
 
Sono stata invitata a partecipare in quanto membro del “Comitato paritetico nazionale per le malattie croniche e la somministrazione dei farmaci a scuola” e ad illustrare lo stato dell'arte del Documento prodotto dal Comitato.
 
Il mio racconto di quanto il Comitato ha fatto in oltre due anni: raccolta delle  esperienze già in atto; indagine ISTAT presso le scuole sui casi affrontati  e sui modelli organizzativi adottati;  elaborazione di  linee guida contenenti il  modello d’intervento per la continuità terapeutica e per le emergenze,  sottoposte all’approvazione delle Regioni, Associazioni, Società scientifiche, Garante per l'infanzia e l'adolescenza, revisione del documento a seguito degli emendamenti e delle integrazioni  pervenute.
 
E adesso? Adesso, dopo un incontro a marzo promosso dal Ministero della Salute e dopo una successiva mozione, presentata bipartisan da 80 senatori, che sollecita l'adozione del modello proposto dal Comitato e il suo passaggio in Conferenza Unificata, tutti i Soggetti coinvolti (Regioni, Associazioni, Società scientifiche, Garante per l'infanzia e l'adolescenza e famiglie) sono in attesa che l’impegno e il lavoro profusi si traducano in un modello concreto e condiviso.
 
Tuttavia, dopo la giornata all'ospedale Buzzi di Milano mi sentirei di affermare: “Eppur si muove!” Infatti, in attesa che il MIUR decida di far procedere il lavoro del Comitato Paritetico portandolo in Conferenza Unificata e poter passare quindi alla fase di monitoraggio sull’attuazione, sul territorio, invece, le Regioni, gli Uffici Scolastici Regionali, le ASL, le Associazioni, si organizzano e traducono in pratica quotidiana quanto definito nel modello del Comitato paritetico.
 
Pertanto, la speranza e l’auspicio sono che il MIUR si trovi al più presto in sintonia con il territorio e al passo con le scuole che, in questi anni, sono andate avanti nella direzione di risolvere il problema reale della somministrazione dei farmaci a scuola e ridare dignità a ogni minore che la scuola accoglie.
 
Rosanna Di Natale
Federsanità ANCI
Comitato paritetico nazionale per le malattie croniche e la somministrazione dei farmaci a scuola

09 maggio 2016
© Riproduzione riservata

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