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Piemonte. 'Una scelta in Comune', al via l'accordo per per l’implementazione dei software dedicati alla donazione organi nelle anagrafi comunali

L'intesa è stata sottoscritta da Federsanità Anci Piemonte, insieme ad Anci Piemonte e al Coordinamento Regionale Prelievi. Previsti un momento di formazione dedicato agli operatori delle anagrafe e un’attività di sensibilizzazione e di comunicazione capillare su tutto il territorio regionale. In questo saranno centri nevralgici anche le farmacie.

16 GIU - Federsanità Anci Piemonte, insieme ad Anci Piemonte e al Coordinamento Regionale Prelievi del Piemonte hanno sottoscritto questa mattina un protocollo d’intesa che permetterà, senza aumento dei costi, l’implementazione dei software delle anagrafi comunali. L’implementazione prevede la possibilità di dichiarare o, eventualmente, di modificare in caso di ripensamento da parte del cittadino la volontà alla donazione dei propri organi dopo la morte.

L’accordo nasce nell’ambito della normativa di legge sulla dichiarazione di volontà della donazione degli organi e dell’iniziativa nazionale “una scelta in comune” finalizzata all’attivazione delle registrazioni delle volontà dei cittadini rispetto la donazione dei propri organi dopo la morte presso gli sportelli delle anagrafi; Federsanità Anci Piemonte ha proposto un gruppo di lavoro di cui fanno parte la Regione Piemonte, il Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi degli organi e dei tessuti, l’ANCI Piemonte e l’Ordine dei Farmacisti di Torino.
Hanno sottoscritto l’accordo: Alberto Donati di Studio K srl, Elisabetta Piccoli di Siscom Spa e Dedagroup che hanno una copertura superiore al 50% dei comuni.

Per il raggiungimento di questo obiettivo, il gruppo di lavoro ha predisposto un piano d’azione che mira innanzi tutto al coinvolgimento di tutti i Comuni del Piemonte attraverso l’organismo della Conferenza dei sindaci. Per questo è già stato predisposto un calendario di incontri nei quali verrà presentato il progetto. Ma l’adesione del Comune, oltre alla formalità burocratico-amministrativa, prevede proprio l’adeguamento del software dell’anagrafe che deve essere predisposto alla possibilità di inserire la volontà di scelta che potrà anche essere stampata sul documento di identità all’atto del rinnovo. Per questo motivo sono state coinvolte le software house che gestiscono i servizi informatici dei diversi Comuni per predisporre, senza costi aggiuntivi, l’implementazione del programma dell’anagrafe comunale.

Successivamente all’adesione del Comune si svolgerà un momento di formazione dedicato agli operatori delle anagrafe. Infine, e non ultimo, un’attività di sensibilizzazione e di comunicazione capillare su tutto il territorio regionale. In questo saranno centri nevralgici anche le farmacie del Piemonte. Al momento sono 99 i comuni piemontesi su 1206 che hanno già dato la loro adesione, i sistemi informatici sono già stati aggiornati e i cittadini possono già, da qualche mese, inserire sulla carta d’identità la propria volontà a donare. Tra questi alcuni importanti capoluoghi come Cuneo, Novara e Verbania.

“L’accordo che abbiamo sottoscritto oggi rappresenta un momento di grande significato per il futuro di molte persone che attendono un organo per poter continuare a sperare – ha dichiarato Gian Paolo Zanetta presidente di Federsanità Anci Piemonte -. La nostra federazione, che raggruppa la quasi totalità delle aziende sanitarie territoriali e ospedaliere del Piemonte, sarà un punto nodale per portare questo messaggio di umanità e civiltà a tutti i cittadini della Regione”.

“La dichiarazione in vita della propria posizione sulla donazione degli organi aiuta il sistema sanitario a procurare più organi per trapianto – sottolinea Pier Paolo Donadio, direttore del Coordinamento regionale Prelievi del Piemonte, a rispettare pienamente la volontà delle persone e a sollevare le famiglie in lutto dalla responsabilità della scelta in un momento difficile, e va nel senso della piena applicazione della legge.”

 

16 giugno 2016
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