Il Senato ha approvato il ddl sulla responsabilità professionale e la sicurezza delle cure già approvato dalla Camera a gennaio scorso. Il testo dovrà comunque tornare a Montecitorio per il voto finale sul provvedimento date le numerose modifiche apportate da Palazzo Madama.

Prime indiscrezioni da Palazzo Chigi sulla nuova squadra dei sottosegretari. Scambio Salute-Istruzione con Vito De Filippo che va al Miur e Davide Faraone che sarà il nuovo sottosegretario del Ministero guidato da Beatrice Lorenzin.

Paolo Gentiloni è il nuovo presidente del Consiglio. Ha sciolto oggi la riserva e insieme ai suoi ministri giurerà al Quirinale oggi alle 20. Beatrice Lorenzin è confermata al Ministero della Salute.

"Non voteremo la fiducia a un governo intenzionato a mantenere uno status quo", lo scrivono in una nota Denis Verdini e Enrico Zanetti. "Il governo - dicono i due esponenti di Ala - deve assicurare il giusto equilibrio tra rappresentanza e governabilità, senza rinunciare, in nome di pasticciate maggioranze, a quest'ultimo principio".

La nota arriva proprio mentre è in corso il colloquio tra il presidente Mattarella e il presidente incaricato Gentiloni al Quirinale per accettare l'incarico e presentare la lista dei ministri.

Ricordiamo che Ala, pur non essendo rappresentata nel Governo Renzi, ha di fatto fatto parte della maggioranza parlamentare che ha sostenuto il precedente Esecutivo in questi ultimi anni.

Il presidente del Consiglio incaricato Paolo Gentiloni ha terminato le consultazioni con le forze politiche per la formazione del nuovo Governo e accetta l'incarico. Alle 17.30 salirà al Quirinale con la lista dei ministri.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rassegnato oggi le proprie dimissioni dall'incarico al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si è riservato di decidere e ha chiesto al presidente del Consiglio di rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

Da domani alle 18 inizieranno le consultazioni da parte del Capo dello Stato con i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, e l'ex presidente della repubblica Giorgio Napolitano.

“Propongo una linea politica a questo partito: noi non abbiamo paura di niente e di nessuno. Se le altre forze politiche vogliono andare a votare dopo la decisione della Consulta lo dicano chiaramente. Il Pd non ha paura della democrazia. Se invece vogliono un nuovo governo che affronti la legge elettorale e gli impegni internazionali, il Pd è consapevole degli impegni ma non può essere il solo a caricarsi il peso”.

Così il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi alla direzione del suo partito poco prima di recarsi al Quirinale per rimettere il proprio mandato al Capo dello Stato.

Vedi intervento integrale di Renzi alla Direzione del PD.

"A nome del Governo, autorizzata dal Consiglio dei ministri, pongo la questione di fiducia sull'approvazione senza emendamenti, subemendamenti e articoli aggiuntivi dell'articolo 1 del disegno di legge n. 2611 «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019», nel testo identico a quello approvato dalla Camera dei deputati", così stamattina in Aula al Senato il ministro Maria Elena Boschi.

Questo il comunicato del Quirinale diramato al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio:

"Il Presidente della Repubblica ha ricevuto questa sera al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, dottor Matteo Renzi.

Il Presidente del Consiglio, a seguito dell'esito del referendum costituzionale tenutosi nella giornata di ieri, ha comunicato di non ritenere possibile la prosecuzione del mandato del Governo e ha pertanto manifestato l'intento di rassegnare le dimissioni.

Il Presidente della Repubblica, considerata la necessità di completare l'iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio onde scongiurare i rischi di esercizio provvisorio, ha chiesto al Presidente del Consiglio di soprassedere alle dimissioni per presentarle al compimento di tale adempimento".

Si è concluso il colloquio tra il Capo dello Stato e il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il premier, a quanto si apprende in attesa di comunicazioni ufficiali dal Quirinale, avrebbe confermato la scelta di dimettersi annunciata già ieri notte dopo la vittoria del No al referendum.

Ma il presidente della Repubblica avrebbe chiesto a Renzi di restare in carica fino all'approvazione della legge di Bilancio che a questo punto potrebbe essere approvata in tempi brevi ponendo la fiducia sul testo già varato dalla Camera.

Il presidente del Consiglio ha lasciato Palazzo Chigi dopo il previsto Consiglio dei Ministri e si è recato al Quirinale per il colloquio con il Capo dello Stato. Ieri notte il premier aveva annunciato la decisione di dimettersi dopo la sconfitta al referendum.

Così l'Intersindacale della dirigenza medica e sanitaria durante una conferenza stampa in occasione di un sit-in davanti a Montecitorio. "Se non avremo risposte entro il 24 novembre abbiamo già proclamato uno sciopero per il 28 novembre". VIDEO

Una nuova forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutto il centro Italia. Dai dati forniti dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia il terremoto di magnitudo 5.9 è stato registrato tra le province di Macerata e Perugia alle ore 21.18. Le località prossime all’epicentro sono nuovamente Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci. Continuano le verifiche da parte della Di.coma.c e dei centri territoriali per verificare danni a persone o cose.
Il Capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio, terrà un punto stampa di aggiornamento della situazione presso la Di.comac di Rieti intorno alle 22.

Due persone sono rimaste ferite nelle Marche, probabilmente a Visso, aveva detto prima dell'ultima scossa il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

Alle 23.00 attraverso una nota il Presidente Stefano Bonaccini ha sconvocato la Conferenza delle Regioni prevista per domani 27 ottobre alle ore 12.00.

La decisione è stata presa, ha spiegato Bonaccini nella comunicazione inviata ai Presidenti delle Regioni, “a seguito delle forti scosse di terremoto di questa sera e tenuto conto che le Conferenze Unificata e Stato-Regioni saranno rinviate”.

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutto il centro Italia. Dai dati forniti dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia il terremoto di magnitudo 5.4 è stato registrato tra le province di Macerata e Perugia alle ore 19.10. Le località prossime all’epicentro sono Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci. sono in corso le verifiche da parte della Di.coma.c e dei centri territoriali per verificare danni a persone o cose.

Nel frattempo i gestori della viabilità hanno disposto interruzioni dei tratti di viabilità più vulnerabili. Ferrovie dello Stato ha disposto a titolo precauzionale il rallentamento dei treni sulle tratte ferroviarie interessate. Il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio sta rientrando in Di.coma.c a Rieti per fare un punto della situazione.

Sementita invece dalla Protezione Civile la notizia di "Crolli, Morti e feriti" riportata in un primo momento dall'Agenzia Agi.

Lo riferiscono diverse fonti parlamentari. Il termine previsto per la trasmissione al Parlamento della Legge Bilancio (come si chiama ora il provvedimento che unisce le "vecchie" leggi di Stabilità e di Bilancio) è stabilito al 20 ottobre, ma salvo soprese, non sembra sarà rispettato.