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FVG. A Grado apertura del Centro assistenza primaria per i primi di ottobre

Lo ha annunciato l’assessore alla salute evidenziando “l’importanza di dar vita a questo modello organizzativo in un contesto distrettuale”. Per Telesca, si realizza così “un servizio continuo così come richiesto da una sanità moderna, che mette al centro dell'organizzazione la persona, con le sue esigenze”.

30 AGO - “Ai primi giorni di ottobre a Grado (GO), nella sede del Distretto sanitario, sarà operativo un Centro di Assistenza Primaria (CAP), così come previsto dalla legge regionale di riordino della Sanità in Friuli Venezia Giulia. Vi lavoreranno cinque medici di Medicina generale, un pediatra di libera scelta, un infermiere”. Ad annunciarlo è una nota della Regione Friuli Venezia Giulia dopo il sopralluogo dell’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca ai nuovi ambulatori, “ormai completati e attrezzati”.

Secondo il nuovo modello, gli studi dei medici di famiglia, articolati in un lavoro di gruppo, rimarranno aperti da lunedì a venerdì per 12 ore al giorno. Dopo di che, la notte e nelle giornate festive, subentreranno i medici della continuità assistenziale, dunque con una copertura 24 ore su 24.

Ricordando che, oltre al CAP di Grado, nell’ambito del territorio di competenza dell'Azienda ne sono previsti anche a Cormons (entro il corrente anno), a Palmanova e Monfalcone nel 2017 e, in prospettiva, anche a Gorizia, Cervignano del Friuli, Gradisca, San Giorgio di Nogaro e Latisana, Telesca ha messo in risalto “l’importanza di dar vita a questo modello organizzativo in un contesto distrettuale”.

“Il CAP – ha dichiarato Telesca  - si troverà a operare in stretto contatto con tutti i servizi che già ci sono nel Distretto”, ovvero, spiega la nota della Regione, “con gli specialisti (Cardiologia, Fisiatria con annessa palestra, Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica), le prestazioni materno-infantili (tutto quanto precede e segue il momento del parto), il consultorio familiare, i servizi per le tossicodipendenze, nonché il laboratorio di analisi e l'Ecografia. Non solo. A Grado è attivo anche un punto di primo intervento, che nella stagione estiva è aperto sulle 24 ore, vi è la presenza della Guardia medica turistica e vi sono, fisse, due ambulanze (una d'inverno)”.

“La scelta - osserva Telesca - ricade pienamente nella nuova visione della Sanità introdotta dalla legge regionale di riordino, finalizzata a garantire una presa in carico integrata di ogni paziente e una continuità delle cure. Perché le persone malate e le loro famiglie trovino sempre una risposta ai loro bisogni”.

In sostanza “tutti i diversi professionisti, operando fisicamente nello stesso luogo, potranno attivare le migliori sinergie possibili”. Per Telesca così “migliorerà il dialogo tra medico di famiglia e specialisti, così come con gli infermieri che controllano le malattie croniche. Insomma un servizio continuo così come richiesto da una sanità moderna, che mette al centro dell'organizzazione la persona, con le sue esigenze”.

Tuttavia, ha rilevato ancora Telesca, che ha anche visitato gli stabilimenti termali dell’Isola del Sole, “la salute non può essere costituita solo da ospedali e distretti, ma è sempre più legata da un lato alla prevenzione e alla riabilitazione, dall'altro al concetto di ben-essere. In questo le prestazioni termali possono fare la differenza. "Per stare bene non basta saper curare una patologia ma occorre anche prevenire e disporre di un'ampia gamma di servizi riabilitativi”. E in quest'ottica, evidenzia la nota regionale, “Grado occupa uno spazio importante non solo sotto il profilo turistico ma anche nel panorama della Sanità regionale, per il gran numero di prestazioni offerte da questo Centro termale, destinato nei prossimi anni a rinnovarsi profondamente”.

“Grado, e con essa l'altro stabilimento termale pubblico di Arta terme, e quello privato di Monfalcone, ci danno l'opportunità di focalizzare l'attenzione non esclusivamente su ospedali e pronto soccorso, in quanto oggi per stare bene una gran fetta di persone deve guardare alla prevenzione, ovvero a stili di vita sani, che la Regione favorisce a ogni livello, nonché a quei servizi di riabilitazione che spesso ancora i cittadini fanno fatica a trovare”.

Da qui, come emerso nella visita alle Terme, dove l'assessore è stata accolta dai vertici della Grado Impianti Turistici / GIT (con il presidente Alessandro Lovato, l'amministratore delegato Mauro Bigot e il direttore Sergio Schiavi) e dal direttore sanitario Massimo Mascolo, l’impegno “per dare a Grado, nei prossimi anni, un nuovo stabilimento termale, destinato anche a ridurre se non annullare il fenomeno di turismo termale  di quei cittadini che cercano in altre realtà quanto oggi ancora non sempre trovano per tutti e dodici i mesi all'anno in Friuli Venezia Giulia”.

30 agosto 2016
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