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Vignando (Snami) contro la Regione: “Medicina generale messa fuori dai tavoli regionali”

Il sindacalista fa sapere che la Regione Friuli Venezia Giulia e la Direzione Centrale Salute, hanno convocato i tavoli di confronto con le OO.SS. ma non con i sindacati della medicina generale. Polemiche anche sulla Fase 2 e la ripresa delle attività specialistica: “Hanno resecato le prenotazioni a prima del lockdown. Centralinisti del Cup o altri operatori front-office invitano i pazienti a recarsi dal proprio medico di famiglia a farsi rifare la prescrizione, con non pochi disagi per i cittadini e i medici di medicina generale”.

17 GIU - “Il tavolo regionale con i sindacati della medicina generale non è mai più ripartito. Stiamo assistendo ad una esclusione da ogni pianificazione dai tavoli regionali. L’ultima volta che ci siamo parlati con la Direzione Salute era il 14 novembre scorso in comitato regionale: da allora i MMG per la Regione non esistono”. A denunciarlo è Stefano Vignando, medico di medicina generale e presidente regionale dello Snami, secondo il quale i rinnovi degli assetti dei vertici della Direzione Centrale Salute e l’emergenza coronavirus non bastano a giustificare l’atteggiamento della Regione, che “ha interloquito con altre OO.SS., ma mai quelle dei MMG”.

L’ultima richiesta di confronto avanzata da FIMG, SMI e SNAMI risale al 10 giugno scorso. Si  chiedeva “un incontro urgente onde fare ripartire al più presto l’attività dei tavoli di confronto per fronteggiare la “fase due” all’emergenza pandemica, partita che si giocherà più sul territorio che negli ospedali e nelle terapie intensive”.

“Stiamo depositando presso i Tribunali provinciali, sezione lavoro – continua Vignando – un ricorso contro le Aziende sanitarie per attività antisindacale per i provvedimenti unilaterali assunti senza il necessario e dovuto confronto con le OO.SS. sulle USCA e ciò anche per l’assenza di direttive regionali condivise. Le aziende sanitarie hanno fatto in questi mesi quello che hanno voluto su materie di concertazione delle OO.SS. dei MMG”.

Molti sono i problemi, secondo Snami, che i MMG si trovano a risolvere ogni giorno. Con la fase due, non è ripartita l’erogazione delle prestazioni cliniche e/o strumentali (non urgenti e/o in priorità B) fino ad ora sospese. Addirittura, molte delle prestazioni già fissate prima del periodo di lockdown, pare che potrebbero essere annullate.

“Siamo in assenza di direttive sia dalla Regione che dalla Direzione Centrale Salute – sottolinea il presidente regionale dello Snami – I centralinisti Cup e gli altri operatori front-office delle strutture erogatrici pubbliche stanno chiamando i pazienti che avevano già prenotato/fissato una visita o altra prestazione dicendo loro di ritornare dal proprio medico di famiglia, farsi rifare una nuova prescrizione ma, ecco la stranezza, con la richiesta della stessa prestazione precedentemente già fissata e sospesa e/o posticipata durante il lockdown. Tale condotta va censurata perché così facendo le aziende stanno annullando tutte le prenotazioni fino ad ora rinviate, azzerando le liste di attesa creando non pochi disagi a cittadini e Medici di medicina generale”.

In definitiva lo Snami chiede alla Regione FVG che la Direzione Centrale Salute dia alle Aziende Sanitarie delle direttive chiare su come affrontare le prenotazioni già fissate ma sospese nel lockdown. Infine, che si apra un tavolo di confronto fra la Regione FVG e le OO.SS di MMG per affrontare la fase post emergenza e definire tutte le questioni rimaste sospese ed in attesa di soluzioni condivise.

Endrius Salvalaggio

17 giugno 2020
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