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Omceo Pordenone. Intervista a Guido Lucchini, confermato presidente per la terza volta

“Le nostre parole d’ordine saranno: presenza, partecipazione e confronto diretto con le istituzioni”, spiega Lucchini, che evidenzia come la lista che ha sostenuto la sua candidatura rispecchi “la varietà, la ricchezza e la complessità del mondo medico”. Tra gli impegni per il nuovo mandato, “credo sia arrivato il momento di agire sul fronte delle semplificazioni e sburocratizzazione a vantaggio del cittadino/paziente”. E poi formazione, “sia sugli aspetti gestionali che sulle tematiche nuove come la disciplina che regola le varie figure che cogestiscono la persona malata”.

09 OTT - Per la terza volta consecutiva il Presidente uscente dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Pordenone di Pordenone, Guido Lucchini, è stato riconfermato raggiungendo un’alta percentuale di votanti (il 43 % del totale degli iscritti ) ed il sostegno di 700 medici. In questa intervista illustra il suo programma per l’Ordine, che si avvia a guidare per il terzo mandato.

Presidente Lucchini, molti Ordini per non rischiare di non raggiungere il quorum alla prima convocazione scelgono di votare direttamente alla seconda convocazione, se non addirittura alla terza. In questo caso il quorum è stato superato già al primo turno. Un bel risultato.
Sento la classe medica vicina, mi supporta nelle iniziative, partecipa alla vita dell’Ordine, frequenta l’attività formativa proposta. Io stesso dedico gran parte del mio tempo all’Ordine, mi sento vicino a loro e loro a me, ed ho contato su questo binomio per il raggiungimento del quorum al primo turno. Scelta audace, ma anche di grande rispetto nei confronti dei miei colleghi. Adesso, però, mi sento di dire che nei prossimi quattro anni ci aspetta tanto lavoro.

Da chi è rappresentata la sua nuova squadra?
Abbiamo proposto una lista di candidati che rispecchiasse la varietà, la ricchezza e la complessità del mondo medico e, quindi, che fosse rappresentativa di tutte le componenti della categoria come i  medici di medicina generale, i medici ospedalieri, i medici specialisti convenzionati, i medici pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale degli odontoiatri ma, soprattutto, dai giovani medici (molti dei quali, purtroppo, ancora precari) e delle donne medico.

Prima di parlare di programma, quale sarà il punto cardine di questo nuovo ordine appena eletto e da Lei presieduto?
Le nostre parole d’ordine saranno: presenza, partecipazione e confronto diretto con le istituzioni. Ci piace pensare, sperare e credere che un Ordine professionale sia capace di raccogliere e affrontare le nuove sfide e sia in grado di porsi al servizio ascoltando le esigenze di tutti. Dobbiamo far capire alla gente che noi non siamo un’entità lontana e astratta, bensì, un punto di riferimento ed una garanzia per tutti gli iscritti e per i cittadini.

Quali saranno gli argomenti che porterete nei prossimi 4 anni ai tavoli regionali e a quelli tecnici?
Credo sia arrivato il momento che il nostro Ordine debba portare avanti quelli che sono le semplificazioni assistenziali a vantaggio del cittadino/paziente, dobbiamo essere in grado di sburocratizzare e semplificare l’organizzazione sanitaria nella nostra regione e nella vasta area pordenonese; c’è bisogno che il professionista medico sia continuamente formato sia sugli aspetti gestionali che sulle tematiche nuove come la disciplina che regola le varie figure che cogestiscono la persona malata; in questo momento, viene chiesto all’intera categoria dei medici di ricercare, e a volte da soli, il modo migliore per contrastare il coronavirus. Questo non è ammesso, il medico deve poter disporre e aderire a dei protocolli condivisi localmente “Regionali”, sviluppati dagli Ordini Professionali, dai Sindacati di categoria e dalle Società scientifiche. A questi temi se ne aggiungono altri, come la carenza delle borse di studio dei medici specialisti oltre che ai medici di MMG e alla problematica legata al ricambio generazionale. Questi sono i principali temi che nel prossimo mandato il consiglio dell’Ordine dei Medici di Pordenone cercherà di portare nei tavoli della regione e nei tavoli tecnici.

Per concludere: il Presidente della Regione Fedriga in una dichiarazione ha detto che sono stati fatti troppi tamponi per sola tosse e raffreddori, sia ai bambini che agli adulti. Lei che ne pensa?
La dichiarazione del Presidente Fedriga la condivido. Il Covid-19 è un “fenomeno” poco conosciuto che si manifesta con una miriade di sintomi quali tosse, raffreddore, mal di gola, febbre, cefalea, mialgia, congiuntivite, diarrea, astenia…. Chi è in grado di legare questi sintomi presentati in un soggetto al virus  Sars Cov- 2 o ad altro? Tuttavia e purtroppo solo il tampone dirime la diagnosi.

Qual è il modo corretto secondo Lei prima di inviare una persona a fare il tampone?
Prima di tutto io sono un medico di famiglia e con questa realtà mi confronto tutti i giorni fin dall’inizio della pandemia, usando il buon senso: quindi, se mi trovo di fronte al colpo di tosse o al solo raffreddore senza febbre, non richiedo immediatamente il tampone ma faccio attendere due – tre giorni e ricontrollo il paziente; se il sintomo persiste richiedo il tampone, altrimenti tutto finisce lì. Una cosa è certa, l’uso del buon senso, è sempre cosa buona, ma la categoria medica ora come ora ha bisogno di linee guida dettate da protocolli operativi che orientino alla semplificazione omogenea del percorso diagnostico e gestionale della pandemia. Per ciò mi rendo disponibile.   

Endrius Salvalaggio
 

Membri del Consiglio OMCeO  PN

1..LUCCHINI GUIDO        Presidente MMG ASFO
2. TOSOLINI GIANCARLO     Vice-Presidente,già Direttore Chirurgia  AOSMA PN  
3. MARCHESINI FRANCESCO    Segretario Medico Igiene Pubblica e Medicina Preventiva
4. LIUT CATERINA            Tesoriere Giovane Medico di Medicina Generale ASFO
5. SULFARO SANDRO        Direttore struttura op. complessa Anatomia Patologica ASFO
6.. CRAPIS MASSIMO        Dirigente Medico  Malattie Infettive
7. CANNIZZARO RENATO    Direttore Gastroenterologia Oncologica  CRO Aviano
8. FANTI LAURA            Medico Pediatra di Libera Scelta  ASFO
9. POLO GRILLO BARBARA    Dirigente Medico Legale, Responsabile Rischio Clinico CRO
10. RIZZETTO IVAN        Giovane Medico di Medicina Generale ASFO
11. D’ONOFRIO VITO        Dirigente Medico di Cardiologia ASFO San VITO al T.
12. TERRINONI LUCIANO     Medico Oculista Ambulatoriale Convenzioato ASFO
13. MARCASSA GIULIA        Giovane Medico di Medicina Generale C.A.ASFO
14. STEFANON CARLO        Dirigente  Medico Prono Soccorso ASFO
15. LODOLO CRISTINA         Giovane Medico di Medicina Generale  ASFO.
16 SERENA ALESSANDRO           Medico Chirurgo Odontoiatra, Presidente CAO Reg.FVG
17.FRESCO CHIARA                      Giovane  Odontoiatra  

Revisori dei Conti
1. GRANDI ARNALDO        Ortopedico “Liberi Professionisti e Pensionati”
2. NERI MASSIMO            Referente Medico Ospedalità Privata

Supplente
1. GIACOMELLI  BATTISTON PAOLO    Giovane Medico di Medicina Generale C.A.

 

09 ottobre 2020
© Riproduzione riservata

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