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Vaccini Covid. Anche le professioni sanitarie sono abilitate alle somministrazioni

La presidente degli Ordini Tsrm-Pstrp di Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Susanna Agostini, interviene sulle polemiche in merito all’apertura della possibilità di vaccinare a professioni non mediche e ricorda che in Friuli Venezia Giulia esiste già dal 2007 una delibera che regolamenta la seduta vaccinal

04 MAG - Prosegue, in Friuli Venezia Giulia, la campagna vaccinale anti Covid. Che, dosi permettendo, potrebbe ora accelerare anche grazie al coinvolgimento di nuove proefssionisti. A scendere in campo a fianco delle equipe di medici sono anche gli assistenti sanitari vaccinatori, che aderiranno su base volontaria. A chiarire certi rumori di fondo è direttamente la presidente degli Ordini di categoria,  Susanna Agostini, che spiega “il momento richiede uno sforzo globale e unitario che passa anche, e soprattutto,  attraverso la “potenza di fuoco” della campagna vaccinale e non appunto, sulle paure di invasioni di campo”.

Dalla recente sottoscrizione del protocollo d’intesa fra Governo, Regioni e Province Autonome,  anche i professionisti sanitari dell’Ordine TSRM-PSTRP potranno dare il proprio contributo alle vaccinazioni di massa, affiancando un’equipe di vaccinatori contro il  Covid – 19.

“Purtroppo le prese di posizione di alcuni professionisti - afferma la presidente dell’Ordine TSRM-PSTRP di Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Susanna Agostini – hanno messo in discussione questa grossa opportunità che ci è stata offerta, perché c’è il timore di un’invasione di campo in competenze che vengono ritenute proprie. Come Ordine ci teniamo a precisare che questo non è il momento di dispute perché deve essere infatti chiaro a tutti che l’obiettivo primario rimane la tutela della salute pubblica, che il momento richiede uno sforzo globale e unitario che passa anche, e soprattutto,  attraverso la “potenza di fuoco” della campagna vaccinale e non appunto, sulle paure di invasioni di campo ”.

Oltre al problema di esclusività che lo stesso Ordine vuole chiarire, rimane un altro aspetto che ha portato scetticismo fra il personale sanitario e cioè il tema della sicurezza per le persone al momento della vaccinazione. La formazione dei volontari, che deve avvenire con un corso “on line” (FAD), viene ritenuta da alcuni non adeguata in quanto non comprende addestramento diretto.

“Rispetto alle competenze, per prima cosa, va tenuto presente che la vaccinazione – spiega Agostini - intesa come manovra di inoculazione del vaccino, è un atto già praticato in primo luogo da assistenti sanitari e anche da medici e infermieri, cosa che porta ad escluderlo come “tipico e riservato” ad una sola professione. Come seconda questione, la sicurezza del corso on line (FAD), viene garantita dal fatto che è in via di definizione sotto l’egida dell’Istituto Superiore di Sanità e con il contributo della Federazione Nazionale degli Ordini TSRM-PSTRP.  I professionisti che lo faranno sono inoltre tutti laureati (o equipollenti o equivalenti) al termine di corsi attivati presso le Facoltà di Medicina degli Atenei del nostro Paese, abilitati all’esercizio di una professione sanitaria e iscritti agli albi degli Ordini TSRM e PSTRP. Un ulteriore livello di sicurezza verrà certamente garantito permettendo anche a coloro che in questo momento sono già responsabili localmente di gestire la “filiera” del processo vaccinale, di pianificare l’inserimento dei volontari all’interno del percorso con modalità adeguate”. Rispetto alle suddette modalità si parla di un affiancamento e supervisione per le prime vaccinazioni.

“In aggiunta, a livello regionale – continua la presidente dell’Ordine– esiste un regolamento della seduta vaccinale recepito con Delibera di Giunta Regionale n. 1769 del 20 luglio 2007, valido per tutte le vaccinazioni e quindi anche per quelle contro Covid-19. Il regolamento prevede che in tutti i settori, sono i referenti di dipartimento e i coordinatori coadiuvati da tutti gli assistenti sanitari vaccinatori, che presiedono le sedute vaccinali e sono chiamati ad organizzare e coordinare in funzione delle loro professionalità, competenze ed esperienza. Anche nell’avvio di nuovi luoghi per effettuare la vaccinazione anti Covid-19 è richiesta la presenza dell’assistente sanitario per l’organizzazione della seduta (anagrafe, registrazione, valutazione, consensi, tempi di osservazione, carrelli d’urgenza etc.)”.

Secondo l’Ordine le professioni sanitarie hanno tutte le “carte in regola” per essere coinvolte all’interno delle equipe vaccinali, con la garanzia di percorsi di massima sicurezza per i cittadini. Per meglio riuscire nel contributo che questo Ordine vuole dare, è stato chiesto alla Direzione Centrale Salute della Regione Friuli Venezia Giulia un confronto per collaborare alla conferma dell’avvenuta formazione e alla pianificazione del reclutamento ed inserimento dei professionisti volontari nelle sedi vaccinali.

“L’Ordine è in grado di dare le garanzie di cui sopra, in quanto al suo interno è presente appunto la professione dell’assistente sanitario la cui rilevanza per l’organizzazione delle sedute vaccinali la stessa Regione, come già indicato, ha ampiamente regolamentato”. Conclude il presidente Agostini.

Endrius Salvalaggio

04 maggio 2021
© Riproduzione riservata

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