Cassi (Cimo Asmd): “Affossata la prevenzione del rischio clinico”
29 SET - “Sicuramente il Ddl Omnibus è un buon testo che interviene in molti settori dove era necessaria una legislazione ma le modifiche introdotte deludono le aspettative della categoria. Chiediamo al Senato di tornare al testo originario”. Questo il commento del presidente della Cimo Asmd, Riccardo Cassi, sul testo del Ddl Omnibus approvato ieri dalla Camera. Secondo Cassi, infatti, “dopo aver stravolto la proposta iniziale sugli specializzandi, vanificandone gli obiettivi, la Camera ha impedito che la legislazione italiana si adeguasse a quella dei paesi più evoluti anche in tema di prevenzione del rischio”. Questo perché, “l’abolizione del segreto di ufficio sulle attività miranti a prevenire gli eventi avversi rende impossibile ottenere dagli operatori la necessaria collaborazione. Prevenire gli eventi avversi vuol dire analizzare tutte le procedure ed i modelli organizzativi per verificare se esistono condizioni che possano causare un danno. La norma peraltro era mutuata dalla legislazione di altri paesi europei che mettono la tutela del cittadino davanti a tutto”.
Inoltre, aggiunge il presidente della Cimo, “il segreto d’ufficio sull’attività preventiva non ostacola in alcun modo le eventuali indagini della magistratura che mantiene intatti tutti i suoi diritti di acquisizione degli atti qualora l’evento avverso si fosse avverato".
29 settembre 2011
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