E intanto la Commissione UE decide di stoppare la procedura d'infrazione contro l'Italia
03 LUG - Lo stesso giorno dell'elezione del nuovo presidente del Parlamento europeo che ha visto l'affermazione per l'italiano
David Sassoli, un'altra buona notizia per il nostro Paese con la
comunicazione ufficiale della Commissione europea della decisione di bloccare la procedura d'infrazione per deficit eccessivo contro l'Italia.
La svolta arriva a tre giorni di distanza dal
Consiglio dei minsitri che ha varato l'assestamento di Bilancio e il decreto legge che ha congelato le somme non spese per reddito di cittadinanza e quota 100, favorendo così la riduzione del nostro indebitamento netto nel 2019 di 7,6 miliardi rispetto alle precedenti previsioni.
Un pacchetto di misure che ha convinto Bruxelles a interrompere la procedura d'infrazione. "Avevamo posto tre condizioni - ha detto il commissario UE agli affari economici
Pierre Moscovici -: dovevamo compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. Il Governo ha approvato un pacchetto che risponde alle nostre tre condizioni" e quindi "la procedura per debito non è più giustificata".
"Oggi è un giorno importante per l’Italia, che porta a casa il risultato che merita. Nessuna procedura di infrazione, l’Europa ci riconosce serietà e responsabilità. La Commissione europea ha valutato positivamente il quadro dei conti pubblici per il 2019, che è stato certificato con l'assestamento di bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri", ha scritto su Facebook il premier Giuseppe Conte.
03 luglio 2019
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