Anelli (Fnomceo): “Bene coinvolgimento medici in Regioni scelte per sperimentazione”
01 GIU - Da questa sera sarà possibile scaricare gratuitamente dagli store la App Immuni, che offrirà la possibilità di tracciare i contatti dei contagiati dal Covid-19. La sperimentazione partirà dal 3 giugno in quattro Regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria. Un test di pochi giorni, per provare la funzionalità della app, prima di mettere a regime il suo utilizzo. Utilizzo che vedrà, in entrambe le fasi, il coinvolgimento dei Medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, sia ai fini dell’adesione al programma, sia nei passaggi successivi di segnalazione, monitoraggio e gestione dei contatti.
“Accogliamo con piacere l'invito del Ministro della Salute Roberto Speranza a collaborare per rendere ancor più efficiente il sistema di segnalazione dei contatti grazie al coinvolgimento dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta – afferma il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Fnomceo,
Filippo Anelli -. Solo i medici possiedono infatti le competenze, acquisite in un lunghissimo periodo di studi e di formazione che varia dai 9 agli 11 anni di università, necessarie al fine di valutare lo stato di salute dei cittadini e quindi assumere con cognizione di causa gli opportuni provvedimenti”.
“Nelle quattro Regioni scelte dal Governo per avviare la sperimentazione – spiega -. i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta saranno contattati dai propri assistiti, allertati dalla app Immuni, al fine di avviare le segnalazioni al dipartimento di prevenzione, in modo da riuscire a monitorare tutti i contatti”.
“Una strategia che potrebbe risultare vincente in questa fase due, ove la precoce individuazione dei focolai rappresenta l'obiettivo principale della sanità pubblica – conclude Anelli –. È necessaria, a tal fine, un’elevata adesione dei cittadini al programma, che costituisce la seconda delle 3 T della prevenzione: testare, tracciare e trattare. Invitiamo quindi gli assistiti a scaricare e attivare la app. Questo permetterà a loro e ai loro medici di mettere in atto precocemente, in caso di contatto con un positivo, tutte le attività di prevenzione e di mettere al riparo la collettività dall’insorgere incontrollato di nuovi focolai”.
01 giugno 2020
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