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Fnovi presenta una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sui veterinari


10 MAR - In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che dal 2022 viene celebrata annualmente il 12 marzo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei medici Veterinari Italiani (FNOVI) ha presentato una campagna informativa sul tema con la finalità di promuovere e sensibilizzare clienti e utenti rispetto al ruolo precipuo svolto dai medici veterinari e rimarcare l’importanza della diffusione di una sana cultura di educazione e rispetto nonché di condanna decisa a ogni forma di violenza verso gli operatori di questo comparto. 

Gli episodi di violenza rappresentano un fenomeno in crescita che riguarda allo stesso modo i medici veterinari che operano nel Servizio Sanitario Nazionale pubblico così come quelli che svolgono la libera professione. 

Nel settore della medicina veterinaria privata non mancano aggressioni che si manifestano allo stesso modo di quello che succede negli ospedali italiani, nei pronto soccorso, negli ambulatori di guardia medica e si registra un'escalation di atti violenti contro i medici veterinari. Gli episodi di aggressione e di violenza nei confronti degli operatori sanitari sono stati oggetto di numerose cronache giornalistiche, che ne hanno evidenziato l’allarme anche dal punto di vista sociale. Si tratta di atti diffusi, non inquadrabili agevolmente dal punto di vista numerico perché non denunciati o perché le vittime tendono a soprassedere.

Nel settore della medicina veterinaria pubblica gli atti di violenza sono legati prevalentemente a fattori ricadenti negli interessi economici e commerciali degli operatori del settore alimentare i quali, in alcuni casi, mal sopportano i provvedimenti derivanti delle attività di controllo ufficiale eseguite dei medici veterinari operanti presso i dipartimenti di prevenzione delle ASL.

L’aver designato un proprio rappresentante tra i componenti dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie ha ulteriormente rafforzato l’intento di FNOVI di voler contribuire alla realizzazione dei compiti di questo organismo. 

Al fine di attivare un percorso di approfondimento interno del fenomeno, così da raccogliere il maggior numero di dati possibili e promuovere un’analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti, FNOVI alla fine del 2022 aveva predisposto un questionario assolutamente anonimo - denominato “Violenza contro i medici veterinari” - articolato in modo da rilevare quanto più possibile gli episodi di violenza, nonché i contesti in cui questi si determinano. Il questionario si prefiggeva, inoltre, di delineare la condizione personale in cui i medici veterinari si trovano a esercitare.

Al questionario hanno risposto 2.119 medici veterinari e la campagna informativa presentata oggi, nel prendere spunto dai dati emersi in occasione della survey, è l’ennesima attività promossa per sensibilizzare sul tema la comunità civile.

“Purtroppo i medici veterinari, quasi mai sporgono denuncia se non in caso di gravi lesioni fisiche” ha commentato la Vicepresidente Daniela Mulas, che, quale rappresentante FNOVI, partecipa alle attività dell’Osservatorio. 

“Con il questionario abbiamo voluto invitare i professionisti a far emergere il problema perché solo conoscendo la vera entità del fenomeno si possono mettere in atto misure concrete contro i deprecabili episodi di violenza a loro danno. È stato un modo anche per far sentire ai colleghi la vicinanza delle Istituzioni e rassicurarli che siamo costantemente impegnati su questo fronte. 

Anche io, nell’esercizio della mia attività lavorativa, sono stata vittima di minacce e aggressioni verbali e so quindi per esperienza che il non sentirsi soli è il primo passo per avere il coraggio di denunciare.

Questa è una lotta che si vince solo se tutti i soggetti interessati lavorano sinergicamente e per tale motivo sono fondamentali le attività che si stanno sviluppando in seno all’Osservatorio.

Un pensiero particolare lo rivolgo alle colleghe: questi episodi riguardano ovviamente tutti i professionisti, a prescindere dal genere, ma è facile intuire il grave disagio vissuto dalle professioniste, specialmente se lavorano da sole. 

Per educare alla non violenza è necessario lavorare fin dall'infanzia sulla creazione di relazioni positive e paritarie. Fin dall'infanzia si possono creare occasioni di confronto per educare alla non violenza. Il lavoro di sensibilizzazione e prevenzione necessario per il contrasto alla violenza e l’educazione a relazioni non violente passa per la possibilità offerta alle nuove generazioni di riflettere su sé stessi e sul rapporto con gli altri”.

Il medico veterinario - ha concluso Daniela Mulas - al pari di tutti gli altri operatori dell’area sanitaria, deve poter operare senza temere minacce o violenze, assicurandosi di poter gestire le situazioni critiche con professionalità, ricevendo in risposta il rispetto che merita”.

Le iniziative della FNOVI, in occasione del lancio della campagna informativa sul tema delle aggressioni ai medici veterinari, si integrano inoltre della predisposizione di due locandine/manifesti che potranno essere scaricate ed affisse presso le strutture sanitarie medico-veterinarie.

Le stesse saranno poi veicolate presso tutti quei soggetti (Ordini provinciali. Assessorati alla salute, II.ZZ.SS ed altri) che potranno così conoscere le azioni assunte da FNOVI e contribuire a diffondere la cultura della sicurezza all'interno della realtà lavorativa,  nella consapevolezza che non è sufficiente adoperarsi per garantire un mero e semplice adempimento alle leggi: serve un approccio più ampio e condiviso verso il significato comune del lavorare in sicurezza, tenendo conto della produttività e contemporaneamente del benessere delle persone.

10 marzo 2023
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