Anaao: "Ruolo cruciale dei medici nel rilevare segni e sintomi"
25 NOV - In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne l'Anaao Assomed, associandosi a quanti da sempre denunciano il fenomeno e si adoperano per superarlo, evidenzia il ruolo cruciale dei medici nel rilevare segni e sintomi riconducibili a violenze fisiche e psichiche, nel dare inizio ai percorsi di cura e accoglienza alle vittime di violenza, nel promuovere l’adozione dei percorsi ad hoc nelle strutture sanitarie di tutto il territorio nazionale.
"E' necessario implementare la formazione e l’attenzione di tutti i sanitari perché, pur essendo il Pronto Soccorso il luogo in cui si registra il maggior numero di denunce rispetto ad altri interlocutori istituzionali (oltre il 60%), bisogna far emergere il rilevante sommerso - scrive l'Anaao -. Occorre ricordare che anche nello svolgimento della professione medica la donna è vittima di azioni violente più dei colleghi maschi (4% contro il 2% secondo la ricerca Omceo di Roma del 2013) e quanto tali violenze siano spesso mortali. E’ dunque necessario adoperarsi, vigilare, aumentare e standardizzare l'impegno dei medici verso la cittadinanza per costruire una fitta rete di contrasto alla violenza contro le donne ovunque essa si manifesti".
"Ed è parimenti necessario - conclude l'Anaao - attuare tutte le iniziative utili a contrastare le azioni violente dirette verso i professionisti della sanità, particolarmente le colleghe, che si verificano soprattutto in precisi orari e in contesti lavorativi strutturalmente isolati".
25 novembre 2014
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