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Specializzandi (Sigm): “No all'ennesimo rinvio”


01 MAR - Con il rinvio annunciato al 31 luglio delle prove per l’accesso alle scuole di specializzazione, il MIUR smentisce il proprio Ministro che, nel corso dell’audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera in data 27 gennaio 2015, aveva dichiarato: "Non ho dubbi che rispetteremo la scadenza del 28 febbraio [per l’emanazione del decreto ministeriale recante disposizioni per il concorso nazionale di accesso alle scuole di specializzazione di area medica a.a. 2014/2015] e, di conseguenza, la prova sarà entro aprile". Così il Dipartimento Specializzandi dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) commenta l’annuncio del Miur sull’invio del nuovo regolamento al Consiglio di Stato.
 
“Peraltro – sottolineano ancora gli specializzandi - siamo di fronte all’ennesimo rinvio, laddove anche in occasione del precedente concorso, il primo nazionale, in sede di riunione pubblica svoltasi il 3 aprile 2014 e convocata dal MIUR per riferire sulle tempistiche del bando 2013/2014, il MIUR comunicò che avrebbe proceduto alla modifica del Regolamento, appena varato dal Ministro uscente Carrozza e già sottoposto alle approvazioni di rito, con posticipo delle prove del concorso ad ottobre 2014, in ragione dei tempi tecnici necessari per ri-sottoporre il testo del Regolamento, nell’ordine, al vaglio del Consiglio di Stato, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Corte dei Conti”.
 
“Ancora una volta, migliaia di giovani medici aspiranti specializzandi – sottolineano - vengono condannati al limbo dell’incertezza e ci auguriamo che ciò non sia funzionale alla necessità di coprire l’ennesima défaillance burocratico-organizzativa del MIUR, ovvero ad un problema di coperture per il finanziamento di un numero congruo di contratti di formazione specialistica”.
 
“Altro punto che desta perplessità in merito all’attendibilità delle previsioni del MIUR – scrivono ancora - è quello relativo ai tempi per la pubblicazione dell’avviso per l’affidamento dell’incarico della definizione dei quesiti da somministrare durante le prove, procedura che, come è noto, richiede diversi mesi anche ai fini della consegna del lavoro”.
 
“Uno svolgimento delle prove entro il 31 luglio, quindi – secondo il Sigm - appare poco realistico, salvo che il MIUR abbia deciso di non optare più per l’ausilio di enti terzi, bensì intenda avvalersi di risorse interne alla propria amministrazione, se non addirittura alle Università, il che potrebbe rappresentare un passo indietro rispetto ai livelli di trasparenza garantiti in passato”.

01 marzo 2015
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