Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 28 MARZO 2024
Governo e Parlamento
segui quotidianosanita.it

d’Ambrosio Lettieri (CoR): “Con taglio Fondo sanitario 2018 nuovi Lea a rischio


16 NOV - “Se dovesse trovare conferma nella manovra di bilancio il taglio di un miliardo di euro alle risorse del fondo sanitario nazionale per l’annualità 2018, rispetto all’accordo Stato-Regioni che ne prevedeva 113 per il 2016, 114 per il 2017 e 115 per il 2018, ci troveremmo di fronte ad un grave vulnus per la sostenibilità dei nuovi Lea. Chiedo, pertanto, chiarezza su un punto fondamentale che è quello della certezza delle risorse senza le quali si rischia di fare le nozze coi fichi secchi”. È quanto dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri (CoR), componente Commissione Sanità del Senato.
 
“Detto ciò – prosegue il senatore - , non è secondario a questo, anzi è urgente e dirimente -rispetto alla sopravvivenza di un sistema che garantisca davvero il diritto alla salute di tutti i cittadini, in modo omogeneo sul territorio nazionale non solo sulla carta - il tema del finanziamento del fsn che presenta, ormai, una forte criticità strutturale. Occorre parlare il linguaggio della verità e dire chiaramente che il sistema, così com’è, non funziona più: o si introducono, nel modello assistenziale, innovazioni significative oppure il ssn è destinato a disgregarsi rovinosamente, con detrimento dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione”.
 
“D’altronde – rimarca - , se 11 milioni di italiani e circa 5 milioni di famiglie nel 2015 hanno rinunziato alle cure per l’onerosità dei ticket e per i tempi scandalosi delle liste di attesa, se oltre 6 mln di cittadini ha fatto ricorso a farmaci dispensati da enti di beneficienza, se ben 7 regioni, soprattutto al Sud, sulla base del report annuale del Ministero della Salute, non raggiungono la soglia di adempimento nella garanzia dei Lea, vorrà dire che c’è più di qualcosa che non funziona. A questo si aggiunga che 12 mln di italiani nel 2015 hanno fatto ricorso alla sanità privata che oggi costa circa 35 miliardi di euro che gli italiani spendono di tasca propria. Di questa somma solo 4.5 miliardi sono intermediati. Troppo pochi. Un intervento in questo campo - anche finalizzato ad una maggiore migliore conoscenza del funzionamento dei fondi integrativi - consentirebbe di ottenere risparmi, di qualificare la spesa e di ottenere risultati positivi anche sulla qualità degli obiettivi di salute pubblica.
Se tutto questo ancora non bastasse per svegliare il governo e indurlo ad aprire una discussione in Parlamento, rimando alle conclusioni a cui sono giunte le Commissioni Sanità del Senato e Servizi Sociali della Camera nelle rispettive indagini sulla sostenibilità del SSN e sulla difesa dei principi di universalità, equità e solidarietà”.
 
“Per garantire questi principi – evidenzia - dobbiamo prendere atto che il welfare generalista non funziona più e che bisogna fare una profonda riflessione sul passaggio al welfare selettivo, capace di definire le nuove priorità nei lea e nella platea degli assistiti. Deve anche aprirsi un dibattito, franco e corretto, oltre che scevro da pregiudizi, sul welfare aziendale e sui fondi integrativi. L’apertura di una nuova fase per rilanciare la nostra sanità e coprire realmente le richieste assistenziali di tanti cittadini che oggi non riescono ad accedere al ssn, passa anche da una valutazione serena e trasparente del rapporto tra pubblico e privato.
È giunto il momento della responsabilità e della chiarezza. Non si possono ingannare gli italiani su temi così cruciali che includono non solo implicazioni sanitarie, economiche e culturali ma anche sociali ed etiche che rischiano di creare una grave frattura dei principi fondamentali posti dalla Costituzione a garanzia della civile convivenza”.

16 novembre 2016
© Riproduzione riservata
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy