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Decreto Tariffe.  Mammì (M5S): “Si garantirà equità delle cure”


La deputata: “Si potrà  così sanare quella disparità di trattamento fra i cittadini residenti in regioni diverse che andava in dispregio del principio di uniformità di distribuzione delle prestazioni sanitarie gratuite riconosciute come Livelli Essenziali di Assistenza”

17 GEN - "In questo mio mandato ho sollecitato più volte il Governo di intervenire per accelerare i tempi per l'adozione dei decreti di fissazione delle tariffe massime delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale contenute nel DPCM 12 gennaio 2017 sui nuovi LEA, con particolare attenzione alle prestazioni nell'ambito della procreazione medicalmente assistita. Per garantire l'uniformità di accesso alle prestazioni stesse da parte delle coppie con problemi di infertilità, ho presentato un emendamento all'ultima Legge di Bilancio, trasformato in un Ordine del giorno che è stato accolto dal Governo e  ho depositato anche  un’apposita interpellanza con cui chiedevo di intervenire urgentemente". È quanto dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Mammì sulla bozza di decreto trasmessa dal Ministero della Salute e Mef alle Regioni.

"Ora il MEF e il Ministero della Salute hanno finalmente predisposto lo schema di Decreto  sulle tariffe massime delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, che è stato trasmesso alle Regioni ai fini del perfezionamento dell'intesa da parte della Conferenza Stato Regioni, dove è prevista una riunione tecnica già per il prossimo 17 gennaio. Si tratta di un aggiornamento che attendevamo dal 2017, quando è stato pubblicato il nuovo nomenclatore sostitutivo del precedente, disciplinato dal decreto ministeriale 22 luglio 1996, includendo nel nuovo nomenclatore prestazioni tecnologicamente avanzate ed eliminando quelle ormai ritenute obsolete. In particolare il DPCM del 2017 ha individuato chiaramente tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA) che saranno erogate a carico del Servizio sanitario nazionale e grazie al decreto di aggiornamento delle tariffe delle visite specialistiche  sarà finalmente possibile  garantire  anche la tutela del diritto alla salute e l’equità di accesso alle prestazioni stesse da parte delle coppie che intendono realizzare  il proprio progetto di genitorialità. Si potrà  così sanare quella disparità di trattamento fra i cittadini residenti in regioni diverse che andava in dispregio del principio di uniformità di distribuzione delle prestazioni sanitarie gratuite riconosciute come Livelli Essenziali di Assistenza".

17 gennaio 2022
© Riproduzione riservata

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