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Covid. Addio allo stato di emergenza. Dal green pass alle mascherine: ecco cosa cambia


Decade il Comitato tecnico scientifico e decade anche il commissario Figliuolo. La struttura commissariale viene sostituita dall’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia guidata dal maggior generale Tommaso Petroni. Viene abolito il sistema della classificazione regionale a colori. Fino al 30 aprile resta l'obbligo di mascherine al chiuso. Per accedere ai luoghi di lavoro sarà sufficiente il green pass base. Il certificato non sarà più richiesto per bar e ristoranti all'aperto, oltre che per diverse altre attività.

01 APR - Da oggi l'Italia, dopo due anni, si lascia alle spella definitivamente lo stato di emergenza proclamato dal 2020 a causa della pandemia da Covid. Diverse le novità che entreranno in vigore da questa mattina grazie al decreto approvato nelle scorse settimane dal Consiglio dei Ministri. 
 
Innanzitutto viene sciolto il Comitato tecnico scientifico che si è riunito per l'ultima volta lo scorso 30 marzo. Ciò non toglie che il presidente del Comitato Franco Locatelli, ed il portavoce Silvio Brusaferro, continueranno a poter dare le loro consulenza al ministro della Salute Roberto Speranza nel loro ruolo di presidenti, rispettivamente, del Consiglio superiore di sanità e dell'Istituto superiore di sanità.
 
Viene meno anche la struttura commissariale e decade dal suo ruolo di commissario il generale Francesco Paolo Figliuolo. La struttura commissariale viene sostituita dall’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia che sarà operativa a partire da oggi. Il posto di Figliuolo viene preso da Tommaso Petroni, maggior generale dell’Esercito, specialità Tramat (arma dei trasporti e materiali), e già nella struttura del commissario nei mesi scorsi in qualità di responsabile della logistica. Quindi una nomina improntata al principio di continuità. La campagna vaccinale, infatti, dovrà andare avanti. A maggior ragione in vista di un possibile ampliamento della quarta dose già nelle prossime settimane.
 
Viene inoltre abolito il sistema della classificazione regionale a colori. Per quanto poi riguarda la quotidianità, il green pass non sarà più richiesto per consumare negli spazi all'aperto di bar e ristoranti né per accedere a uffici pubblici, musei, strutture ricettive e attività commerciali o per utilizzare i mezzi del trasporto pubblico locale. Per accedere ai luoghi di lavoro, invece, sarà sufficiente il green pass base. La capienza degli impianti sportivi, all’aperto e al chiuso, tornerà al 100%. 
 
Viene prolungato fino al 30 aprile l'obbligo di indossare le mascherine al chiuso: su tutti i mezzi di trasporto pubblico e nei luoghi in cui si tengono spettacoli aperti al pubblico si potranno usare solo le Ffp2. Fino alla stessa data, sarà richiesto il green pass base per utilizzare i mezzi pubblici non destinati al trasporto locale e per partecipare a concorsi, corsi di formazione, spettacoli ed eventi sportivi all'aperto. La stessa certificazione sarà richiesta per accedere alle mense e ai servizi di ristorazione al chiuso, ad eccezione di quelli all'interno di alberghi e riservati ai clienti.
 
Dal 1° maggio non occorrerà più il green pass per accedere ai luoghi di lavoro. Inoltre, non sarà più necessario il green pass rafforzato per accedere a strutture e centri sportivi, convegni e congressi, centri estivi, ricreativi e culturali, sale da gioco, discoteche, eventi e spettacoli al chiuso. 
 
Restano validi fino al 31 dicembre 2022 sia l'obbligo vaccinale per il personale sanitario e per i lavoratori degli ospedali e delle Rsa sia il possesso del green pass rafforzato per i visitatori dei reparti ospedalieri di degenza, hospice e Rsa.
 
Isolamento per soggetti positivi al COVID-19. Le persone risultate positive al test diagnostico (molecolare o antigenico) per SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento.
Valgono in proposito le stesse indicazioni contenute nella Circolare del ministero della Salute diramata il 30 dicembre 2021 che prevede che per i soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.
 
Autosorveglianza dopo contatti stretti con soggetti positivi. In questo caso le misure sono state uniformate per vaccinati e non vaccinati prevedendo che, per coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2, sia applicato il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.
 
Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2 che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
 
Test per operatori sanitari dopo contatto. Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato.
 

01 aprile 2022
© Riproduzione riservata

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