Decreto Balduzzi. Conasfa contro la “sanatoria dell’Onaosi”
La federazione dei farmacisti non titolari ribadisce la propria contrarietà al contributo obbligatorio ed esprime perplessità "sull’urgenza di un provvedimento a favore di un ente privato che già negli anni ’70 era stato inserito nella lista degli enti inutili da sopprimere”.
03 SET - “Apprendiamo con stupore che nella bozza del ‘Decreto legge recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute’, il cosiddetto ‘Decreto Balduzzi’, apparsa in questi giorni sugli organi d’informazione, si prevedrebbe una sorta di ‘sanatoria della questione Onaosi’". Ad affermarlo è il Conasfa, federazione di farmacisti non titolari, in riferimento ai commi 14 e 15 dell’ art. 23 del decreto presentato dal ministro della Salute, Renato Balduzzi.
“Come già affermato – spiega la federazione nella nota - Conasfa ritiene che qualsiasi fondazione o ente benefico debba essere sostenuto solo dal contributo volontario del professionista, inoltre bisognerebbe permettere anche ai dipendenti pubblici di scegliere liberamente se continuare ad aderire all’ente l’Onaosi”.
Per il Conasfa, inoltre, “non si comprende l’ urgenza di un provvedimento a favore di un ente privato che già negli anni ’70 era stata inserita nella lista degli enti inutili da sopprimere”.
03 settembre 2012
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