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Croce Rossa. Balduzzi diserta incontro con sindacati. Cgil e Cisl presidiano il ministero


“Non ce ne andremo fin quando non riceveremo il testo del Decreto sul riordino della Cri”, spiega la Cgil, che chiede di visionare il testo prima che sia discusso in CdM domani. Cisl: "Chiediamo un cambio di rotta che dia garanzie occupazionali e riconosca le giuste tutele agli operatori della Cri”.

27 SET - L'incontro previsto stamani tra i sindacati e i vertici del Ministero della Salute nella sede di Via Lungotevere Ripa, che avrebbe dovuto affrontare il tema del difficile riordino della Croce Rossa Italiana, è "naufragato a causa dell'assenza del Ministro Balduzzi e dell'impossibilità per la delegazione di visionare il testo del Decreto che il Consiglio dei Ministri dovrà discutere il 28 settembre". Ad affermarlo è una nota della delegazione Cgil, che con la Cisl ha deciso di non abbandonare la sede del Ministero bensì di presidiarla "finché non avremo ricevuto risposte".

“È inaccettabile che, dopo anni di annunci e smentite sul futuro della Cri, quindi dei servizi offerti ai cittadini e del lavoro degli oltre 4000 operatori non ci si possa confrontare con il Ministro né tanto meno sia possibile ottenere il testo che il Governo discuterà domani, ha spiegato Cosimo Arnone dell'Fp-Cgil.
 
“Siamo insoddisfatti delle risposte avute all’incontro di questa mattina: non consentiremo che gli operatori della Croce Rossa si trovino con meno diritti degli altri lavoratori pubblici sottoposti alla spending. La nostra mobilitazione continua, oggi con un presidio permanente davanti alla sede del Ministero della salute e domani con un sit-in a Palazzo Chigi e di fronte a tutte le Prefetture”, ha poi annunciato il segretario nazionale della Cisl Fp, Paolo Bonomo, che manda un messaggio chiaro al ministro Renato Balduzzi: “Sulla Croce rossa si sta scherzando con il fuoco. La convocazione di oggi, che ci aveva stupito per tempestività, si è rivelata del tutto insoddisfacente: il ministro non si è fatto vedere e i suoi tecnici ci hanno illustrato un testo di riforma ancora irricevibile”.

Un giudizio netto che spiega il crescendo della protesta: “Le osservazioni al provvedimento di Camera e Senato – afferma Bonomo - sono state recepite poco e male nel nuovo testo. Ma soprattutto, in questo modo, dopo il 2015 per i lavoratori della Cri si aprirebbe uno scenario di totale incertezza. Senza neanche le prerogative riconosciute ai dipendenti pubblici: come le norme su compensazioni, criteri di mobilità, revisione degli organici. Punti sui quali non più di due giorni fa il ministro della Pa Patroni Griffi ha aperto ad accordi importanti con i sindacati. E alla Croce rossa? Niente di tutto questo. E’ ingiusto e inaccettabile”.

“A questo punto – conclude il leader della Cisl Fp - vogliamo che sia il ministro in persona ad uscire allo scoperto, anche di fronte alle responsabilità dei parlamentari. Ci sono ancora i margini per intervenire prima che il decreto passi al vaglio del Governo. Noi aspettiamo una sua convocazione urgente. E un cambio di rotta che dia le necessarie garanzie occupazionali e riconosca le giuste tutele agli operatori della Cri”.
 

27 settembre 2012
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