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Debiti Pa. Arriva il decreto con il riparto dei primi 5 mld per le Regioni


Ecco il decreto del Mef con il riparto della prima tranche per il ripiano dei debiti sanitari. A Lazio (786,741 mln), Veneto (777,231 mln) e Piemonte (633,899 mln) le quote più alte. In coda Valle d’Aosta (2,945 mln) e Basilicata (16,209 mln). IL TESTO

18 APR - Il decreto sullo sblocco dei pagamenti della Pa muove i primi passi. È stato firmato il decreto sul riparto delle risorse per il 2013 (5 miliardi di euro) destinati al ripiano dei debiti sanitari delle Regioni. Per il 2014 sono previsti altri 9 mld. Ma veniamo al riparto di anticipazione di liquidità per quest’anno. Esso è costruito, come riporta lo stesso decreto, in proporzione agli ammortamenti non sterilizzati negli anni 2001-2011 (gli investimenti in edilizia sanitaria ex articolo 20, che per un precedente accordo con l’Economia dal 2001 al 2011 non sono state realmente coperte), ponderati al 50%  e in proporzione dei crediti verso la Regione per spesa corrente o per ripiano perdite, sempre ponderati al 50%.
 
In testa alla graduatoria con i rimborsi più alti c’è il Lazio con 786,741 mln, seguito dal Veneto 777,231 mln e dal Piemonte 633,899 mln. Alla Sicilia vanno 606,097 mln e alla Campania 531,970 milioni di euro.In coda, zero euro per la Pa di Bolzano, seguita dalla Valle d’Aosta (2,945 mln) e dalla Basilicata (16,209 mln).
 
Ma il decreto, oltre al riparto dei 5 miliardi previsti per il 2013, riporta anche l’ammontare, suddiviso per Regione, sia degli ammortamenti non sterilizzati 2001-2011 per un totale di 7,3 miliardi di euro, sia quello dei crediti verso la Regione per spesa corrente o per ripiano delle perdite, che ammontano a 16,2 miliardi di euro.
 
 
Sul calcolo degli ammortamenti non sterilizzati, la quota più alta è quella del Veneto (2,044 miliardi di euro), seguito dall’Emilia Romagna con 1,198 mld. Dal lato invece dei crediti verso le Regioni. In testa c’è il Lazio con 4,229 miliardi di euro, cui segue la Sicilia con 3,353 mld e il Piemonte a quota 2,540 miliardi di euro.
 
Ora la palla sta alle Regioni che entro il 31 maggio 2013 dovranno trasmettere al Mef con certificazione congiunta del Presidente e del responsabile finanziario, l'istanza di anticipazione di liquidità.

18 aprile 2013
© Riproduzione riservata

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