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Commissione d’inchiesta Ssn. Il Senato non ha ancora deciso se farla e come 


Mono o bicamerale, con poteri d’inchiesta ampi o più circoscritti, attenzione solo agli errori sanitari e ai disavanzi o aperta anche alle tematiche della sostenibilità. Queste sono solo alcune delle questioni su cui il Senato è chiamato a decidere al fine di istituire o meno una Commissione d’inchiesta sul Ssn. 

20 GIU - Sul tavolo, all’attenzione della Commissione igiene e sanità di Palazzo Madama, ci sono quattro proposte relative all’istituzione di una Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale. Sono quattro documenti (a firma rispettivamente D'Ambrosio Lettieri, Pdl; Barani, Misto; Di Biagio, ScpI; Marino, Pd), su cui la commissione ha iniziato a lavorare, cercando di capire quale sia la proposta migliore soprattutto in termini di efficacia e di risparmio.
 
I relatori, Annalisa Silvestro, Pd, e Sante Zuffada, Pdl, nel corso del dibattito appena iniziato in commissione hanno illustrato le quattro proposte, arrivando in conclusione ad esprimere una preferenza per la proposta D'Ambrosio Lettieri in quanto, sono le parole della Silvestro, “sembra essere la più completa, mentre le proposte avanzate, rispettivamente, dal senatore Barani, e dal senatore Di Biagio sembrano invece delimitare l’oggetto dell'inchiesta ai temi rappresentati dagli errori sanitari e dalle cause dei disavanzi sanitari regionali”.
 
L’altro relatore Zuffada ha fatto sapere di preferire “l'istituzione di una Commissione d'inchiesta presso il Senato della Repubblica, nel solco della tradizione che si è consolidata nelle ultime legislature, ferma restando l'esigenza di una divisione dei compiti nell'eventualità in cui, come accaduto nelle precedenti due legislature, la Camera decidesse di istituire anch'essa una Commissione d'inchiesta monocamerale”.
 
In sintesi le tre proposte, discorso a parte per Marino che propone “una commissione d’inchiesta bicamerale”, presentano omogeneità, per quanto riguarda l’istituzione e la composizione della Commissione, gli scopi, le modalità operative, la durata, il tempo di presentazione delle relazioni specifiche sulle risultanze emerse, i poteri, i limiti e gli obblighi.
Differenze invece ci sono per quanto riguarda i poteri d’indagine e l’ampiezza delle tematiche da indagare.
 
Sul fronte costi, destinati al funzionamento della Commissione – a carico del bilancio interno del Senato – il documento Lettieri stabilisce in 50mila euro per l'anno in corso e 100mila per ogni anno successivo (incrementabili non oltre il 30%); il documento Barani prevede 40mila euro per il 2013 e 100mila per gli anni a seguire (incrementabili non oltre il 30%); mentre la proposta Di Biagio indica 30mila euro per l'anno 2013 e 80mila euro per ciascuno degli anni successivi (incrementabili non oltre il 20%).
 
La sintesi dei tre Documenti
La proposta firmata dal senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri (Doc XXII, n.4) ripropone l’impianto della deliberazione con la quale è stata istituita la Commissione d’inchiesta nella scorsa legislatura.
In particolare la Commissione acquisisce elementi per: verificare l'appropriatezza delle prestazioni, l'esistenza di eventuali sprechi, le modalità di pagamento delle prestazioni ospedaliere, la realizzazione della rete di assistenza sanitaria territoriale e domiciliare (continuità assistenziale, ricoveri impropri), la qualificazione dell'assistenza ospedaliera verso l'alta specialità, la spesa privata sostenuta dai cittadini, l'applicazione dei DRG, i ricoveri attraverso analisi comparative, la qualità delle prestazioni socio sanitarie nella fase acuta della patologia.
 
La Commissione, nella proposta Lettieri, potrà anche monitorare le attività di Ecm in ambito regionale, indagare sul funzionamento del 118, Pronto Soccorso e Rianimazione, e sull'intero processo di prelievo e trapianto d'organo. Attenzione anche sui criteri di selezione delle classi di farmaci prescritti), sulla qualità ed efficacia dei trattamenti e sulla valutazione degli esiti.
La Commissione può inoltre acquisire elementi conoscitivi su: standard tecnologici degli ospedali al fine di verificare sicurezza e prevedere l'eventuale riqualificazione; attuazione dei Dipartimenti di prevenzione e loro coordinamento con l'Arpa; attuazione e funzionamento dei Distretti; attività e organizzazione unità di medicina neonatale ed esperienze in ambito materno infantile nei distretti; organizzazione e verifica progetto Alzheimer e del progetto di Tutela salute mentale; attivazione delle Agenzie sanitarie regionali; andamento della spesa farmaceutica, revisione delle liste di prestazione comprese nei LEA, gestione del rischio in medicina, casistica delle infezioni nosocomiali, le cure odontoiatriche ed il contrasto del dolore negli ospedali.
 
Le altre due proposte a firma Lucio Barani, (Doc. XXII, n. 6) e Aldo Di Biagio, (Doc. XXII, n. 7), presentano un sostanziale parallelismo oltre a indicare ambiti di indagine simili a quelli indicati nella proposta a firma D'Ambrosio Lettieri.
Le due proposte (Barani e Di Biagio) propongono di indagare sulle cause e sulle responsabilità degli errori sanitari e della formazione di disavanzi sanitari regionali non sanabili autonomamente dalle regioni stesse.
I compiti della Commissione: indagare su quantità, gravità e cause degli errori sanitari, anche al di fuori delle strutture ospedaliere, valutandone l'incidenza in termini di perdite di vite umane e il costo sostenuto dalle strutture pubbliche per la copertura dei rischi; monitorare i dati sulle infezioni ospedaliere; verificare l'entità delle risorse finanziarie destinate ad interventi per la riduzione degli errori.
Spetta ancora alla Commissione verificare l'applicazione del sistema di Diagnosis Related Groups, la qualità delle prestazioni socio-sanitarie, il funzionamento dei servizi del 118, lo stato di attuazione del programma di ristrutturazione edilizia, la realizzazione del sistema nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria, lo stato di attuazione della normativa sull'attività intramuraria, le modalità di reclutamento dei quadri e la nomina della dirigenza sanitaria.
 
Discorso a parte per il disegno di legge presentato dal neo sindaco di Roma, Ignazio Marino, che propone l'istituzione di una Commissione bicamerale di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Ssn, con compiti di indagine e di verifica dello stato di attuazione delle politiche sanitarie, propri della Commissione di inchiesta del Senato della scorsa legislatura, con anche
indagini sugli errori sanitari, sulla gestione del rischio e sulla formazione dei disavanzi sanitari delle regioni.
Il disegno di legge di Marino prevede che la Commissione, in quanto bicamerale, sia composta di 20 deputati e 20 senatori, nominati dai presidenti delle Camere in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari.
I poteri sono quelli dell'autorità giudiziaria; i componenti, il personale addetto ed i collaboratori sono tenuti al segreto riguardo alle deposizioni, le notizie, gli atti e i documenti acquisiti al procedimento d’inchiesta di cui sia stata vietata la divulgazione.

20 giugno 2013
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