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Dl Fare: 280mln per Puglia e Piemonte da emendamento Governo


Le risorse sono state ricavate grazie al fatto che le regioni non hanno speso per intero i cinque miliardi destinati, dal decreto Monti per il 2013, al pagamento dei debiti sanitari della pubblica amministrazione. Le somme immediatamente disponibili serviranno a pagare i debiti nella sanità. 

20 LUG - Nell’ambito del Dl Fare, in particolare per il pagamento dei debiti sanitari della pubblica amministrazione, sono stati stanziati 280mln per Puglia e Piemonte, grazie ad un emendamento del Governo allo stesso decreto approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.
 
Questi finanziamenti serviranno a saldare i debiti sanitari verso le imprese fornitrici.
L'emendamento recepisce completamente un altro decreto del governo che così viene inglobato nel "Dl Fare". Si tratta di un decreto del governo Monti che stanzia 40 miliardi (20 nel 2013 e 20 per il 2014) al fine di rimborsare i debiti delle Amministrazioni pubbliche. Quattordici di questi 40 miliardi erano destinati come anticipo di liquidità alle Regioni per i debiti sanitari (5 miliardi per il 2013 e 9 per il 2014).
 
Il Governo, infatti, nel Consiglio dei ministri del 19 giugno, ha spiegato che in considerazione del fatto che il decreto-legge n. 35 del 2013 ha previsto un’anticipazione di liquidità in favore delle Regioni per il pagamento dei debiti sanitari cumulati al 31 dicembre 2012 per un importo di 5 miliardi per il 2013 e 9 miliardi per il 2014, e che sulla quota dell’anno in corso residuano risorse non richieste pari a 280 milioni di euro, al fine di consentire il superamento di squilibri esistenti e verificati in talune Regioni il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’economia e delle finanze, un decreto – legge che rende immediatamente disponibili tali somme per le Regioni che ne facciano richiesta entro il termine del 15 luglio 2013, con priorità per la Puglia e il Piemonte che sono sottoposte alla procedura prevista dalla legge n.311 del 2004 nel caso di squilibrio economico finanziario della spesa sanitaria.
 
Il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota, ha sostenuto che "è un primo passo importante, in attesa del passaggio definitivo di lunedi. Ringrazio tutta la squadra Piemonte per il passaggio degli emendamenti in Commissione che riguardano il Piemonte".
Per quanto riguarda invece il sistema sanitario della regione Puglia, il presidente Nichi Vendola, ha sottolineato che ''quello che abbiamo fatto in Puglia e' stato un miracolo, perche' non abbiamo avuto buoni amici a Roma''.
Vendola ha spiegato nel corso di una intervista al Tgr Puglia che ''siamo stato costretti a fare in un anno cio' che le regioni del nord hanno fatto in dieci anni''. ''E cioè – ha precisato parlando del Piano di rientro e del riordino ospedaliero - a tagliare 21 ospedali e 2.400 posti letto, ed essere privati di molte delle risorse che servivano ad alimentare le risposte ai diritti di salute dei cittadini''. Ma ora, ha concluso, ''il peggio e' alle nostre spalle e oggi inizia una fase nuova''.
 
Fonte regioni.it

20 luglio 2013
© Riproduzione riservata

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