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Sostenibilità Ssn. Alberti (Fiaso): "Superare il criterio della spesa storica" 


Basta con il criterio della spesa storica in base al quale "ti pago per quello che spendi" a favore del principio "ti finanzio per quello che fai". A dirlo il Presidente della Fiaso, Valerio Fabio Alberti alla Commissione Sanità del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla sostenibilità dell’Ssn. 

06 NOV - Una riforma del sistema di finanziamento della sanità che ancori le risorse ai reali fabbisogni del territorio e premi chi fa efficienza; la revisione dell’intera governace del sistema sanitario per garantire maggiore autonomia gestionale alle aziende ma senza prescindere da una riqualificazione del management sanitario; Una delimitazione della responsabilità civile e penale dei professionisti sanitari per arginare il fenomeno della medicina difensiva che genera sprechi e inefficienze; Il riequilibrio dell’attuale sistema dei ticket per rendere più equo soprattutto il sistema di esenzioni. Il tutto accompagnato da un allarme sugli effetti dei perpetuati blocchi del turn over che generano un progressivo invecchiamento della “popolazione sanitaria” e obbligano le Aziende a un sempre più diffuso ricorso al lavoro interinale. Sono le principali proposte illustrate dal Presidente della Federazione di Asl e ospedali (FIASO), Valerio Fabio Alberti alla Commissione Sanità del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla sostenibilità dell’Ssn.
 
“Sul finanziamento – spiega Alberti- abbiamo sostenuto la necessità di superare il criterio della spesa storica in base al quale ‘ti pago per quello che spendi’ a favore del principio ‘ti finanzio per quello che fai’. E in questo senso abbiamo degli strumenti, quali gli indicatori del ‘Piano esiti’ dell’Agenas ed altri in fase avanzata di predisposizione che possono cogliere il grado di efficienza delle aziende sanitarie e a quelle vincolare il finanziamento”.
 
“Ma alla Commissione –prosegue Alberti- abbiamo ricordato anche che l’efficienza del nostro sistema sanitario  dipende soprattutto da una riqualificazione tanto del manager aziendale che di quello regionale. Noi siamo pronti ad accettare la sfida, partendo da una ridefinizione del profilo dei direttori generali che favorisca una più qualificata selezione del top-management”.
 
Riguardo la responsabilità professionale,  “come FIASO abbiamo proposto poche ma fondamentali modifiche all’ordinamento, partendo dalla necessità di delimitare meglio la responsabilità penale e civile dei professionisti, senza dimenticare l’approvazione delle tabelle ministeriali sulla quantificazione dei risarcimenti, che possono favorire il ritorno delle compagnie di assicurazione nel settore sanitario”.
 
Sui ticket, infine, il Presidente FIASO ha preannunciato la presentazione a breve di una proposta “in grado di riequilibrare un sistema che oggi esenta, sulla base di poco attendibili dichiarazioni Irpef, quasi l’80% delle prestazioni sanitarie, ma che poi chiede contributi esorbitanti a chi non è esente per  prestazioni specialistiche e diagnostiche, generando preoccupanti fenomeni di esclusione sociale”

06 novembre 2013
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