Legge di Stabilità. Crimí e Lenzi (Pd): “Il Ssn ha bisogno di specialisti. Ripristinare fondi”
I due deputati annunciano un emendamento contro il taglio dei fondi per le specializzazioni contenuto nel maxiemendamento del governo. "Altrimenti il prossimo anno saranno a disposizione solo 2.800 contratti a fronte di 8.000 richieste di specialisti da parte del Ssn e di 7.000 nuovi medici laureati".
28 NOV - “La decisione del Governo, confermata con il testo della legge di Stabilità approvato al Senato, di tagliare i fondi per le borse di studio di specializzazione medica per i prossimi 3 anni provocherà una nuova fuga di cervelli all’estero”. A lanciare l’allarme sono i deputati democratici
Filippo Crimí e
Donata Lenzi, secondo i quali, tuttavia, i rischi del provvedimento non si fermano qui. "Con i fondi attuali il prossimo anno ci saranno a disposizione solo 2.800 contratti per specializzandi a fronte, le richieste di specialisti da parte del nostro sistema sanitario sono state 8.000, e ci sono stati 7.000 nuovi medici laureati. Senza contare coloro che non sono riusciti ad entrare in specializzazione gli anni precedenti”.
In pratica, “si impedirebbe al Ssn di avere sufficienti specialisti nei prossimi anni con la prospettiva di dover importare medici dall'estero”. Questo mentre, al contrario, i nostri giovani medici si troverebbero “costretti ad emigrare all’estero dal momento che la specialità è necessaria per operare nel Ssn. Si tratta di un corto circuito autolesionista da parte del sistema Paese".
Per questo Lenzi e Crimí annunciano la presentazione, alla Camera, di un emendamento per richiedere l'aumento di finanziamenti al capitolo “in modo da garantire la tutela della salute per tutti i cittadini italiani anche per gli anni a venire”.
28 novembre 2013
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