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Camera. Via libera allo 'svuota carceri'. Abrogato il reato di immigrazione clandestina e depenalizzati illeciti nella coltivazione di piante stupefacenti da parte dei soggetti autorizzati

di Giovanni Rodriquez

Il decreto legge approvato in via definitiva dall'Aula di Montecitorio con 332 voti favorevoli e 104 contrari. In materia di coltivazione di piante dagli effetti stupefacenti viene prevista una delega al governo per introdurre sanzioni amministrative e civili alternative al reato prima previsto per illeciti commessi dai soggetti comunque autorizzati alla coltivazione. IL TESTO

02 APR - La Camera dei deputati questa mattina ha approvato in via definita il decreto legge 'svuota carceri' con 332 voti favorevoli, 104 contrari e 22 astenuti. Il testo contiene la cosiddetta "messa alla prova" per chi viene accusato per la prima volta per un reato punibile fino ai 4 anni. Queste persone potranno scegliere una via alternativa al carcere svolgendo lavori socialmente utili e un percorso di riabilitazione. Al termine di questo percorso il reato si considererà estinto e il processo non sarà celebrato.

All'interno del provvedimento sono state inserite due norme molto attese da alcuni e contestate da altri. Tra tutte certamente la cancellazione del reato di immigrazione clandestina. Ma nel decreto c'è anche una norma volta a sanare quei casi in cui i soggetti autorizzati per fini scientifici o produttivi potevano incorrere nella coltivazione di piante stupefacenti (in particolare istituti di ricerca o aziende farmaceutiche). Il reato penale in caso di illeciti nella coltivazione di queste piante viene dunque declassato ad illecito amministrativo. In questo caso sono previste sanzioni "adeguate e proporzionate alla gravità della violazione e alla reiterazione dell'illecito. Prevista, inoltre, l'eventuale applicazione di "sanzioni amministrative accessorie", consistenti nella "sospensione di facoltà e diritti derivanti da provvedimenti dell'amministrazione". 
Non tutte le norme saranno però immediatamente applicabili: all'attuazione della depenalizzazione e dei domiciliari dovrà provvedere l'Esecutivo attraverso appositi decreti legislativi, entro 18 mesi dall'entrata in vigore della legge.

La norma che ha sollevato le maggiori proteste è, però, come dicevamo, quella riguardante l'abrogazione del reato di immigrazione clandestina, anch'esso trasformato in illecito amministrativo. Questo il punto più contestato sia da Fratelli d'Italia, che attraverso la presidente Giorgia Meloni ha annunciato una raccolta firme per l'indizione di un referendum, che dalla Lega Nord. Il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, in un tweet ha dichiarato: "Aiutano i clandestini, liberano i delinquenti e arrestano chi vuole l'indipendenza. Follia pura. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia". 
 
Giovanni Rodriquez

02 aprile 2014
© Riproduzione riservata

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