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"Lorenzin deve dimettersi": l'attacco dei 5 Stelle su Avastin. Ombre anche su Stamina. Il Ministro: "Fatto tutto il possibile"


Presentata una mozione di sfiducia che accusa il Ministero di essere venuto meno "ai propri compiti istituzionali e cioè di controllare e vigilare sui farmaci". E sottolinea che in precedenti interrogazioni erano state fornite risposte inadeguate. Lorenzin: "Credo di aver fatto il massimo". Accuse anche sul caso Stamina. LA MOZIONE

18 GIU - Mancanza di attenzione verso “i propri compiti istituzionali e cioè di controllare e vigilare sui farmaci”, mancata risposta a un’interrogazione dello scorso 21 maggio in cui si chiedeva “di quantificare il maggior costo sostenuto dal Ssn per l’uso di Avastin in oculistica rispetto a Lucentis” e risposta inadeguata a un’interrogazione dello scorso 27 novembre “in merito ad una pretesa maggiore insicurezza di Avastin rispetto a Lucentis, smentita dagli stessi dati in possesso di Aifa”. Sono questi gli assi portanti su cui il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di sfiducia contro il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in relazione al caso Avastin-Lucentis.

“E’ uno scandalo che il Movimento 5 Stelle denunciò per primo in questa legislatura con l'interrogazione Taverna-Montevecchi", si legge in una nota dei Cinque Stelle. Non si è però fatta attendere la replica del Ministro che, al termine di un’audizione al Senato, ha replicato: “"Ho fin dall'inizio fatto varie interpellanze all'Agenzia italiana del farmaco per sapere come stavano le cose, muovendomi prima della sentenza dell'Antitrust, perché era una vicenda scientificamente molto controversa. Dopodiché ho immediatamente fatto la norma sull'uso dei farmaci 'off label' con un decreto, dando una risposta che mancava da anni e che ha consentito all'Aifa di autorizzare l'uso di Avastin. Nel frattempo avevo anche chiesto un parere al Consiglio superiore di sanità, per avere un'ulteriore valutazione scientifica visto che c'erano delle contrapposizioni da questo punto di vista e dato che per me la cosa più importante è la sicurezza del paziente. In terza battuta ho compiuto un atto abbastanza straordinario nella storia del farmaco, che per me però era un atto semplicemente dovuto, e cioè quello di interrompere la prescrizione qualora ci fosse una condanna di Roche e Novartis per il cartello, permettendo allo Stato italiano di potersi rivalere e quindi di avere un risarcimento del Fondo sanitario nazionale. Più di questo sinceramente non so cosa potevo fare”, ha concluso Lorenzin.

Da notare come nel testo della mozione presentato dal Movimento 5 Stelle si fa riferimento anche al metodo Stamina che “ha evidenziato l'incompetenza del Ministro Lorenzin di gestire tutta la vicenda, in quanto non è stata garante della salute di tanti malati. Il Comitato di esperti da lei nominati ha iniziato il percorso di valutazione che non è stato obiettivo in quanto essi si erano già espressi sul metodo con perplessità e pregiudizi. La nomina del nuovo Comitato scientifico è stata necessaria, dunque, alla luce della sentenza del Tar che ha evidenziato criticità e mancanza di imparzialità, ma senza la pronuncia del tribunale amministrativo non ci sarebbe la riapertura e l'approfondimento del metodo stamina”. Un attacco che, dunque, è in realtà diretto verso più bersagli.

18 giugno 2014
© Riproduzione riservata
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