Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Governo e Parlamento
segui quotidianosanita.it

Gravidanza. Dal ministero della Salute il vademecum contro smagliature e inestetismi cutanei


La pelle in gravidanza è vittima delle modificazioni ormonali che possono creare inestetismi come le odiate smagliature, ma anche macchie, capillari dilatati e peluria in eccesso. Dal ministero della Salute consigli e rimedi per prevenire e curare le piccole controindicazioni della maternità.

18 SET - Sono scritte nel destino, e sulla pelle, di oltre il 50% delle donne in gravidanza, arrivano di solito intorno al sesto mese e prediligono le donne giovani al primo parto.  Sono le temute smagliature, inestetismi molto frequenti caratterizzati da atrofia e riduzione di spessore della cute.  Dal punto di vista istologico sono vere e proprie cicatrici, dovute alla frattura delle fibre di collagene a livello del derma, lo strato più profondo della pelle. Le inconfondibili striature, durante la gravidanza, colpiscono l’addome, i fianchi e il seno, e arrivano sia a causa dell’aumento di cortisolo, un ormone che indebolisce le fibre elastiche, il collagene e i mucopolisaccaridi che formano l'impalcatura del derma, sia perché il volume cutaneo cambia rapidamente. 
 
E se, una volta arrivate, si può solo cercare di renderle meno visibili, secondo le indicazioni del ministero, la miglior cura è la prevenzione.
In primis è necessario armarsi di santa pazienza e applicare ogni giorno sulle zone interessate prodotti cosmetici come creme, emulsioni o sieri a base di sostanze elasticizzanti tra cui l’acido boswelico, l’elastina, il collagene, l’acido ialuronico e la vitamina E.
Poi, ovviamente, bisogna puntare su uno stile di vita sano con una alimentazione equilibrata ricca di acqua, proteine, vitamine e antiossidanti. Da evitare le brusche variazioni di peso, il fumo e alcune attività sportive come il body building e il tennis che favoriscono lo stiramento della cute.
Arrivato l’atteso erede, la sorte delle odiate smagliature può essere diversa. Alcune, infatti, rimangono ma si assottigliano e cambiano colore diventando bianche o color avorio nella fase cosiddetta cicatriziale.

E così, dopo l’allattamento, si può correre ai rimedi. Esistono varie alternative come i peeling chimici a base di acidi che favoriscono la sintesi di collagene e i trattamenti di radiofrequenza, che stimola la cute a produrre collagene ed elastina attraverso il calore. Efficaci anche i laser frazionali e il Dye laser, indicato nelle smagliature rosse per uniformare il colore.  Nel frattempo, fin dal primo trimestre, è molto probabile che si verifichi un aumento della pigmentazione della pelle. Accade infatti al 95% delle donne in gravidanza e si tratta di uno scurimento di alcune zone della pelle come le areole mammarie, i genitali, le ascelle e soprattutto la cosiddetta linea alba, che va dall’ombelico al pube.
Una variante è il melasma o maschera gravidica, che colpisce il 50-70% delle donne in attesa, con macchie scure sopra il labbro superiore, sugli zigomi e sulla fronte.

Accentuato dell’esposizione al sole o alle lampade abbronzanti, il melasma è causato sia da una predisposizione genetica, sia dagli ormoni, in particolare quelli ovarici. Via libera quindi a creme con alti fattori di protezione da applicare anche in città.
A fine allattamento si può iniziare a usare creme schiarenti e peeling chimici, mentre laser e luce pulsata possono essere sconsigliati.
I capillari dilatati sulle gambe sono un altro “dispetto” degli estrogeni e l’aumento di peso verso la fine della gravidanza dà il suo contributo.
A quel punto, di solito durante il terzo trimestre, possono arrivare anche gli angiomi stellari, che colpiscono in media il 15-30% delle donne, e sono caratterizzati da un piccolo punto centrale rosso da cui si irradiano capillari sottilissimi.

E se l’aumento del flusso sanguigno può causare un arrossamento del palmo delle mani e delle gengive, in gravidanza può aumentare anche la peluria sul viso o nella zona sovra-pubica: in questo caso i responsabili sono gli androgeni di origine ovarica e surrenalica. 

18 settembre 2014
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Governo e Parlamento

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy