Cadmio e piombo nei bicchieri. Il M5S chiede maggiori controlli per la sicurezza alimentare
In un'interrogazione presentata dalla senatrice Daniela Donno, si chiede ai ministri della Salute, delle Politiche Agricole e dello Sviluppo economico di far luce sulla rilevata presenza di cadmio e di piombo in tre lotti di set di bicchieri dipinti prodotti in Italia.
15 OTT - Interrogazione della senatrice pugliese
Daniela Donno (M5S) ai Ministri della Salute, delle Politiche Agricole e dello Sviluppo economico sulla rilevata presenza di cadmio e di piombo in tre lotti di set di bicchieri dipinti prodotti in Italia. I piatti, i bicchieri ed altri oggetti in ceramica e vetro destinati al contatto con gli alimenti, se non adeguatamente colorati, trattati e sottoposti a successiva cottura, possono cedere metalli come il cadmio e il piombo. Metalli che possono, poi, rivelarsi assai pericolosi per la salute. L’allarme è stato lanciato dalla Slovenia attraverso il Sistema rapido di allerta europeo (RASFF): in tre lotti di set di bicchieri, dipinti, prodotti in Italia e destinati anche al mercato sloveno sono stati rinvenuti, infatti, cadmio e piombo. L’Italia, dunque, si è meritata un bollino nero, a livello europeo, in tema di esportazione di beni e tutela del consumatore. Una questione che ora finisce sui tavoli ministeriali del Governo Renzi, attraverso una interrogazione parlamentare della senatrice Donno (M5S).
“Chiediamo ai ministri della Salute, delle Politiche Agricole e dello Sviluppo Economico di avviare, nell’ambito delle proprie competenze, opportuni controlli volti ad impedire l’importazione nonché la produzione, distribuzione e commercializzazione a livello nazionale, di oggetti, specie quelli destinati ad entrare in contatto con i prodotti alimentari, contenenti cadmio, piombo e qualsiasi altra sostanza tossica per la salute umana – ha dichiarato la senatrice Donno (M5S) –. La sicurezza alimentare dei consumatori va tutelata e bisogna adottare ogni misura necessaria a garantirla: l’Esecutivo non può girare la testa dall’altra parte, episodi simili non possono continuare a verificarsi”.
15 ottobre 2014
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