6 febbraio: Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili
di Giovanna Martelli
Ogni anno nel Mondo oltre 100 milioni di bambine e donne hanno subito una mutilazione genitale. Le Istituzioni, la comunità italiana ed internazionale hanno il dovere di intraprendere, sostenere e promuovere azioni ed iniziative a tutela dei diritti delle donne e delle bambine.
05 FEB - Il 6 febbraio ė la Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, questo fenomeno va proibito ovunque senza esitazioni.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo oltre 100 milioni di bambine e donne hanno subito una mutilazione genitale e circa 3 milioni ogni anno sono a rischio. Le Mutilazioni Genitali Femminili sono una pratica criminale che può uccidere e per questo sono condannate in tutto il mondo.
Il fenomeno riguarda anche l'Europa. L'Africa resta il continente dove la pratica è più diffusa ma l’aumento dei flussi migratori verso il mondo occidentale lo ha reso visibile anche nei paesi europei. Sebbene i dati sulla diffusione nei paesi europei non siano noti il Parlamento europeo stima che circa 500.000 tra donne e ragazze convivano con le Mutilazioni Genitali Femminili.
Il Governo italiano, attraverso il Dipartimento per le pari opportunità, dedica tempo e risorse a questa causa, promuovendo nel Paese azioni di prevenzione con un inasprimento delle politiche di contrasto. Una Legge dello Stato del 2006 prevede che il Dipartimento per le pari opportunità promuova e sostenga il coordinamento delle attività svolte dai Ministeri competenti (Salute, Istruzione, Esteri) e nel dicembre 2012 è stata approvata una Intesa concernente il sistema di interventi da sviluppare per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno.
Oggi mi rivolgo a voi per farvi sapere che faremo sempre di più. Le Istituzioni, la comunità italiana ed internazionale hanno il dovere di intraprendere, sostenere e promuovere azioni ed iniziative a tutela dei diritti delle donne e delle bambine.
Per contrastare le Mutilazioni Genitali Femminili aumenteremo il nostro già consolidato impegno, coinvolgendo nelle azioni la società civile e le associazioni che già da tempo sono impegnate su questo fronte.
Questa è una pratica crudele e disumana che adombra i Diritti che l’Italia reputa inviolabili per le donne e le bambine e sono sicura che ognuno di Voi farà la sua parte in questa battaglia che è di tutti, per costruire una società dove non ci siano più vittime ma donne e ragazze libere e consapevoli dei propri diritti.
On. Giovanna Martelli
Consigliera del Presidente del Consiglio in materia di Pari Opportunità
05 febbraio 2015
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