Manovra sanità. Simg: “Proposte oscurantiste dalle Regioni”
Per il presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie le misure proposte "genererebbero nel medico un conflitto di interessi minando anche la relazione fiduciaria tra camice bianco e paziente con conseguenze imprevedibili sulla reale qualità dell’assistenza". E, avverte, "si rischia di generare un’altra e, forse più dannosa, forma di medicina difensiva".
22 APR - “Prevedere che il medico risponda con i propri beni della inappropriatezza della prescrizione dei farmaci non è solo un atto irragionevole e arcaico, ma dimostra ancora una volta il rifiuto di adottare strumenti moderni ed avanzati che consentono alle Regioni di stabilire con i medici una relazione fiduciaria basata sull’uso di procedure non burocratiche e che consentano percorsi professionali rigorosi, rendendo i medici di medicina generale la punta avanzata del Servizio Sanitario Nazionale”. È la durissima presa di posizione del Presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg),
Claudio Cricelli, sui provvedimenti ipotizzati di recente dalle Regioni.
“Queste misure – sottolinea Cricelli - genererebbero nel medico un conflitto di interessi minando anche la relazione fiduciaria tra camice bianco e paziente con conseguenze imprevedibili sulla reale qualità dell’assistenza. Si rischia di generare un’altra e, forse più dannosa, forma di medicina difensiva. Abbiamo – continua - anche di recente dimostrato in un confronto con la Regione Veneto come si possa tenere perfettamente sotto controllo non solo la spesa, ma i risultati di ogni euro impiegato dai nostri medici. Questo è il vero denominatore della cosiddetta appropriatezza. È appropriato tutto ciò che produce i risultati attesi e programmati e che può essere adeguatamente misurato. Sono appropriati i risultati, non il mero costo delle risorse”.
L’alta Scuola della Simg presenta oggi il suo percorso di Management, basato sull’uso della suite di Governance che, una volta validato con le Regioni, rende automaticamente il medico auditabile attraverso la condivisione di strumenti che garantiscano comportamenti verificabili e accontabili. L’uso di strumenti di Management e di Clinical Governance applicati alla pratica della medicina “costituisce l’alternativa moderna e rigorosa alle soluzioni oscurantiste proposte dalle Regioni. È realmente uno dei falsi miti e credenze del nostro Sistema sanitario nazionale – conclude Cricelli - che alcuni fenomeni di inappropriatezza si combattano con la repressione invece che con la condivisione di corretti strumenti professionali e di una buona organizzazione sanitaria”.
22 aprile 2015
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