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Scatta operazione “Estate tranquilla”. Controlli dei Nas in pescherie, frutterie, macellerie e panifici. Campeggi e villaggi: 45% irregolari


In tutto 810 ispezioni nel settore delle vendite alimentari e 600 nelle strutture ricettive. Nel primo caso accertate circa 300 violazioni. 235 persone segnalate alle autorità giudiziarie e amministrative. Sanzioni per oltre 200mila euro. Sono invece 184 le persone segnalate per illeciti nelle attività ricettive. A Catania, Cagliari, Treviso e Bari i casi più eclatanti di irregolarità

20 AGO - Si chiama “Estate tranquilla 2015” l’operazione disposta dal Ministero della Salute, per rinnovare la sistematica attività di vigilanza dei Carabinieri dei NAS mirata al controllo del rispetto delle norme per la sicurezza alimentare e la salute dei consumatori. 
 
Su tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento alle località turistiche, le verifiche sono scattate in pescherie, frutterie, macellerie e panifici. 810 le ispezioni eseguite dai NAS, supportati dai Carabinieri dei Reparti territoriali hanno accertato circa 300 violazioni alle normative nazionali e comunitarie (frodi in commercio, alimenti in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità o con etichetta non conforme, commercio di alimenti nocivi, omessa attuazione delle procedure di autocontrollo, dipendenti privi di requisiti formativi). 225 le persone segnalate alle competenti Autorità Giudiziarie ed Amministrative alle quali sono state contestate sanzioni per oltre 200 mila euro.
 
Per 20 strutture, il cui valore immobiliare ammonta a circa due milioni e mezzo di euro (depositi alimentari, supermercati e pescherie), perché prive dei requisiti igienico-sanitari e strutturali, è stata disposta la chiusura. Tra le operazioni effettuate, di particolare rilievo quella effettuata nel cagliaritano, dove sono state rinvenute e sequestrate, all’interno di un laboratorio di lavorazione e trasformazione di prodotti ittici, 400 etichette riportanti l’indicazione di provenienza del pescato diversa da quella reale. La verifica del sistema di tracciabilità ha consentito ai militari di accertare che i tonni lavorati e trasformati nell’azienda provenivano da zone diverse da quelle dichiarate in etichetta. Il titolare dello stabilimento è stato denunciato per frode in commercio. 
 
In  un’azienda di lavorazione e commercio all’ingrosso di prodotti ittici in provincia di Rovigo sono state sequestrate oltre 6 tonnellate di pesce e crostacei congelati (anguille, storioni, sarde, branzini, astici e granchi) privi di tracciabilità e con data di scadenza superata. Presso un market etnico in provincia di Pisa sono stati sequestrati prodotti carnei scaduti di validità, ricoperti da strati di brina e bruciati dal ghiaccio nonché prodotti ittici e frutta secca privi di etichettatura e della tracciabilità. In conseguenza delle pessime condizioni igienico-sanitarie e strutturali dei locali è stata disposta la chiusura immediata del supermercato. Particolare il fenomeno della contraffazione di bottiglie di champagne. I Nas ne hanno sequestrate circa 300 in Emilia Romagna e in Campaniamentre in una località montana della Valle d’Aosta, è stata proposta la chiusura di un laboratorio di lavorazione del pane, prodotti da forno e pasticceria per le carenti condizioni igieniche. I controlli dei Carabinieri dei NAS hanno sottratto al mercato complessivamente 23 tonnellate di alimenti irregolari e potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini. 
 
Articolato il piano di controlli che ha riguardato agriturismi, villaggi turistici e campeggi. Sono state ispezionate circa 600 strutture ricettive, rilevando irregolarità nel 45% dei casi e accertando n.265 violazioni alle normative nazionali e comunitarie (alimenti in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità e di indicazioni di origine, laboratori e cucine abusive, depositi con carenze strutturali ed autorizzative, destinazione di locali e spazi, quali bungalow e piscine, per un numero superiore a quello autorizzato). I militari dell’Arma hanno scoperto frodi commerciali e situazioni potenzialmente pericolose per la salute dovute all’omessa attuazione delle procedure di autocontrollo, necessarie a garantire la sicurezza degli alimenti preparati e somministrati. 
 
184 persone sono state segnalate alle competenti Autorità Giudiziarie ed Amministrative tra le quali figurano titolari e responsabili delle strutture turistiche, a carico dei quali sono state contestate sanzioni per oltre 180mila euro.
 
A seguito dei controlli dei NAS è stata disposta la chiusura di 17 strutture (il cui valore immobiliare ammonta a complessivi 14 milioni di euro) riferite a villaggi turistici, depositi, bar e locali cucine,  in carenti condizioni  igienico-strutturali o privi delle necessarie autorizzazioni.
 
"Questi interventi – ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - sono stati programmati per fronteggiare chi mette in pericolo la salute delle persone e anche il Made in Italy. I turisti, italiani o stranieri, nel nostro Paese si aspettano il meglio, sulle tavole le nostre eccellenze, nei preparati acquistati prodotti di qualità conservati secondo la grande maestria italiana. Abbiamo norme severe e controlli che funzionano. Dobbiamo fare sempre di più per tutelare migliaia di produttori scrupolosi che investono fatica e risorse. L'offerta italiana di prodotti e servizi - conclude la Lorenzin - non deve avere ombre e per questo ringrazio ancora una volta i Carabinieri del Nas per il lavoro svolto". 
 
Questi i casi più eclatanti segnalati dal ministero:
- NAS di Catania: è stata disposta la chiusura di un villaggio turistico della provincia per mancanza delle autorizzazioni per l’utilizzo del complesso, costituito da bungalow con capacità ricettiva per oltre 500 persone, due piscine, ristorante e laboratorio per alimenti nonché per l’esistenza d’impianti di smaltimento reflui, risultati abusivi;
- NAS di Cagliari: è stato sottoposto a sequestro amministrativo un agriturismo nel cagliaritano privo di autorizzazione e con gravi carenze igienico-sanitarie nonché una tonnellata e mezza di cibi vari (pasta fresca, gamberi, carne di diverse specie e pezzature, gelati, frutta e verdura, uova, acqua e bibite) tra cui carni ovine e suine sprovviste di bolli sanitari avviate subito allo smaltimento;
- NAS di Treviso: presso un agriturismo della provincia di Venezia, all’interno di un deposito abusivo in precarie condizioni igieniche, sono state sequestrate circa 10 mila bottiglie di vino;  
- NAS di Bari: in un agriturismo della campagna barese sono stati rinvenuti e sequestrati circa 100Kg di prodotti carnei e ittici irregolarmente sottoposti a processo di congelazione e privi delle indicazioni di origine.
I controlli disposti dal Ministero della Salute ed eseguiti dai Carabinieri dei NAS hanno evitato che circa tre tonnellate di alimenti irregolari e potenzialmente nocivi finissero sulle tavole di ignari turisti italiani e stranieri.

20 agosto 2015
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