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Epatite C. Impegno bipartisan in Parlamento per dare scacco alla patologia


Una mozione bipartisan, la correzione del Psn e un’azione di sensibilizzazione rivolta alle Regioni per potenziare la prevenzione. Sono queste le iniziative per contrastare l’epatite C,  lanciate dai parlamentari oggi alla Camera nel corso della presentazione dell’indagine “Epatite C percezione e conoscenza” e della campagna di sensibilizzazione “Per salvare il fegato non ci vuole fegato. Solo un test” ideata da Donneinrete Onlus.

02 MAR - Una mozione parlamentare  per sensibilizzare il Governo sull’epatite C, la revisione del capitolo relativo alle malattie infettive nel Piano sanitario nazionale e un richiamo forte alle Regioni affinché potenzino  l’attività di prevenzione verso l’Hcv. Si muove su tre fronti l’azione per contrastare questa patologia lanciata dai parlamentari di Maggioranza e Opposizione questa mattina alla Camera, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’indagine “Epatite C percezione e conoscenza”, commissionata da Donneinrete Onlus e Women in Hepatology e condotta da Swg e Health Communication.
Per i parlamentari - Fiorenza Bassoli (Pd), Laura Bianconi (Pdl), Franca Biondelli (Pd), Rossana Boldi (Lnp), Gianni Mancuso (Pdl) e Ignazio Marino (Pd), che hanno prestato il loro volto alla campagna sociale dal titolo “Per salvare il fegato non ci vuole fegato. Solo un test” ideata da Donneinrete Onlus - alla luce dei dati sulla diffusione dell’epatite C che causa  ogni anno più di 10mila vittime e della sottovalutazione del problema da parte degli italiani, occorre agire rapidamente per contrastare il fenomeno. Per questo la senatrice Laura Bianconi ha proposto di presentare una mozione parlamentare di sensibilizzazione che richiami il Governo a incentivare azioni di prevenzione e diffusione di informazioni sull’epatite C e sul test.
Una iniziativa alla quale hanno aderito tutti i parlamentari: “Sulle questioni importanti occorre trovare iniziative trasversali in sede di dibattito parlamentare – ha detto Fiorenza Bassoli –, quindi va benissimo la presentazione di una mozione.  Ma dobbiamo anche cambiare l’impostazione che viene data nel Piano sanitario nazionale alle malattie infettive”.
Manca nel testo del Piano, ha spiegato la senatrice, un capitolo dedicato all’informazione e alla formazione del personale sanitario, in particolare del medico di famiglia, che deve sensibilizzare i propri pazienti. “La comunicazione – ha spiegato Bassoli – secondo le indicazione europee, deve essere mirata non generalista, deve essere rivolta in particolare ai soggetti a rischio. È essenziale porre l’accento su questi aspetti. Chiederemo perciò in sede di discussione del Psn, in Commissione Igiene e sanità al Senato, che vengano apportate queste modifiche”. Bassoli ha poi sottolineato l’importanza della campagna di sensibilizzazione ideata da Donneinrete: “Lo slogan  “Per salvare il fegato non ci vuole fegato. Solo un test”  è  significativo e anche evocativo di quelle che sono le conseguenze della malattia. Serve un impegno reale da parte di tutti affinché queste conseguenze vengano evitate attraverso un’azione di prevenzione”.
Per la senatrice, Rosanna Boldi le iniziative che saranno intraprese in sede parlamentare dovranno essere corredate da un’azione incisiva da parte delle Regioni. “Concordo con le iniziative presentate dai colleghi – ha detto – ma a queste azioni deve aggiungersi anche un intervento a livello regionale. Noi lavoriamo,  ma poi la responsabilità della sanità è delle Regioni, quindi se non utilizzano i fondi a disposizione per la prevenzione, molta strada non si fa. Camera e Senato si muoveranno per portare avanti questa campagna di sensibilizzazione”.
Ha aderito con piacere alla campagna per contrastare l’avanzata dell’epatite C, la senatrice Franca Biondelli: “Lo slogan è forte de efficace – ha affermato – e ho aperto già un confronto con le donne, in particolare quelle in gravidanza, su queste tematiche. Se informiamo le donne e i nostri giovani possiamo fare un ottimo lavoro. E con le colleghe siamo sempre riuscite a fare fronte comune e anche questa volta raggiungeremo il nostro obiettivo”.
L’onorevole Gianni Mancuso ha richiamato la necessità di un’azione congiunta con l’attività di donazione del sangue: "Su ogni donazione vengono fatti esami accurati per l' epatite e per l’aids, a tutela del donatore e del ricevente. Continuare a promuovere le donazioni di sangue è quindi fondamentale ai fini della prevenzione".

02 marzo 2011
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