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Parafarmacie: presentato ddl per fermare le aperture


Stop alle autorizzazioni per aprire nuove parafarmacie finché i Comuni non abbiano effettuato una mappatura precisa del fabbisogno di esercizi per la distribuzione di farmaci sul territorio. È quanto prevede il disegno di legge a firma del senatore del Pdl Salvo Fleres illustrato oggi in commissione Igiene e Sanità del Senato dal senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri.

05 MAG - Il ddl nasce dalla percezione che le parafarmacie, come scrive Fleres nell’introduzione al provvedimento, “si stiano diffondendosi in maniera incongrua e indiscriminata” attraverso autorizzazioni che, “almeno da un punto di vista burocratico”, sono molto semplici “al confronto di quanto previsto per una farmacia tradizionale”. Per far fronte a questa situazione, il ddl suggerisce di sospendere l’apertura di nuove farmacie in attesa che, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, i Comuni individuino “le aree di territorio in cui non sono presenti parafarmacie e nelle quali è possibile autorizzare il trasferimento di parafarmacie già esistenti o, qualora non ve ne fosse la possibilità, l’apertura di nuove parafarmacie nel numero massimo di una ogni 20.000 abitanti ovvero in ogni frazione dei Comuni medesimi con un numero di abitanti non inferiore a 10.000”.

Il ddl, ha spiegato D’Ambrosio Lettieri a Quotidiano Sanità, è stato raccolto in commissione Igiene e Sanità per essere esaminato all’interno della discussione dei precedenti disegni di legge presentati per il riordino del settore farmaceutico. “Il lavoro che stiamo svolgendo – ha affermato il senatore - si basa sulla volontà condivisa di riaffermare il ruolo della farmacia come presidio socio-assistenziale radicato sul territorio e garante della salute dei cittadini”. In questo contesto il ruolo delle parafarmacie riveste estrema importanza, ma le linee della commissione, ha spiegato D’Ambrosio, vanno nella direzione di valorizzare la farmacia, anche attraverso “nuove modalità di svolgimento dei concorsi che, effettuati a livello decentrato, permettano un taglio dei tempi per le procedure di autorizzazione. In particolare - ha aggiunto il senatore -, stiamo elaborando un sistema per garantire una maggiore copertura dell’assistenza farmaceutica in quei micro-comuni quasi completamente sforniti di servizi sanitari. Questo dovrebbe avvenire attraverso l’abbassamento del quorum farmacia/numero di abitanti e attraverso lo stanziamento di un fondo di solidarietà che permetta l’apertura di 700/900 nuove farmacie”.
Allo studio della commissione c'è anche un sistema di valorizzazione della professione che prevede “una rimodulazione delle prospettive di carriera del farmacista collaboratore e la possibilità, per il farmacista che acquisisce nuove competenze attraverso specifici percorsi formativi, di ampliare i servizi assistenziali offerti nella sua farmacia”.
Quanto ai tempi per l'approvazione di un testo definitivo sul riordino del settore farmaceutico, D'Ambrosio Lettieri non fa previsioni, "ma la discussione è a buon punto e il confronto procede su principi condivisi da tutte le forze politiche".

Lucia Conti
 

05 maggio 2010
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