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Stabilità. Un ulteriore inganno per i giovani medici

di Claudia Pozzi (Anaao Giovani)

Si prenda atto della situazione della classe medica nella sua complessità, indipendentemente da manovre finanziarie limitate a somme algebriche di risparmi e di spese. Un controsenso. E' necessario prevedere un vero e proprio jobs act con un piano strutturato di interventi che preveda la stabilizzazione dei contratti di lavoro precari, eliminando i contratti atipici

22 OTT - "Il progresso della società non è possibile senza i medici". Questo lo slogan degli Stati generali della professione medica convocati dalla Fnomceo a Roma. Ma quale può essere lo spirito di apertura del convegno alla luce dei contenuti del Disegno di Legge di Stabilità del 2016?
 
Dalla lettura dell'ultima bozza, all'articolo 21 - "Merito e giovani eccellenze nella Pubblica Amministrazione" - emerge subito la riposta, ovvero una grande delusione. In particolare, al comma 10, viene stabilito che le amministrazioni possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato per una spesa pari, per il 2016, al 40% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente; percentuale che sale al 70% nel 2018 ma comunque in misura non sufficiente. In altre parole, oltre la metà dei posti che si libereranno con la cessazione dal servizio verrà cancellata e non rimpiazzata con nuove assunzioni.
 
Come se non bastasse, al comma 15, si dichiara che ci sarà un ulteriore taglio delle risorse per il personale. Le spese per le nuove assunzioni, compresi gli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, a decorrere dal 1 gennaio 2016 verranno ridotte in misura pari al 10 % rispetto alla spesa del 2015.
 
Inoltre, come indicato al comma 13, ci sarà un taglio del 10% (rispetto ai fondi del 2014) del finanziamento della retribuzione di risultato di tutto il personale dirigenziale.
A fronte di questi tagli "imprevisti", non si può pensare di ottenere risparmi di circa 200 mln euro/anno pari a 7 euro lordi al mese a testa per uno "pseudo-rinnovo" dei contratti del pubblico impiego e per rispondere con uno schiaffo alla pronuncia della Corte Costituzionale. 
Non sarebbe più giusto, forse, parlare di "autofinanziamento"? Ma a quali condizioni? Per un misero aumento salariale, vengono sacrificate le assunzioni dei giovani. Con quali risparmi il Ministro Lorenzin intende assumere i precari? 
 
E allora l'immediata conseguenza sarà una contrazione del turn over associata ad un  aumento del precariato con inevitabili licenziamenti.
Un grosso passo indietro che chiarisce in modo lampante come il DPCM precari, venga ulteriormente depotenziato e gli effetti disinnescati da questa Legge di Stabilità. 
Infine, dando uno sguardo allo scenario della previdenza e alle proposte di prepensionamento/staffetta generazionale/part-time in uscita, alla luce dei tagli preannunciati, quale sarà il futuro dei giovani? Con quali contratti e a quali condizioni? 
 
Il prossimo 25 novembre, l’Italia, corsa ai ripari solo sotto la minaccia di sanzioni da parte dell’Unione Europea, darà  applicazione alla direttiva comunitaria 2003/88, su orario di lavoro e riposi. Una violazione che ha comportato lo svolgimento di turni massacranti da parte del personale medico mettendo a rischio salute e sicurezza dei medici e degli assistiti. Ci si chiede dove saranno le assunzioni?
 
Il Governo prenda atto della situazione della classe medica nella sua complessità con le sue specifiche problematiche, indipendentemente da manovre finanziarie limitate a somme algebriche di risparmi e di spese e dove le seconde adesso, sembrano superare le prime. Un controsenso. E' necessario prevedere un vero e proprio jobs act con un piano strutturato di interventi che preveda, in primis, la stabilizzazione dei contratti di lavoro precari, eliminando i contratti atipici.
Inoltre, solo dopo aver fatto una ricognizione delle effettive dotazioni organiche, come previsto dallo stesso Disegno di Legge di Stabilità, si potrà pensare di rivedere le percentuali del turn over delle nuove assunzioni, non prima.
 
Lo scopo delle riforme dovrà essere sempre quello di garantire uno standard elevato di efficacia e di efficienza dei servizi sanitari da offrire al cittadino.
 
Claudia Pozzi
Coordinatrice Anaao Giovani - macroarea Centro

22 ottobre 2015
© Riproduzione riservata

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