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Stabilità. D'Ambrosio Lettieri: “E' una legge destabilizzante per il Ssn. Sarà un gioco a rimpiattino di responsabilità tra Governo e Regioni”


E' la valutazione formulata dal senatore di 'Conservatori e Riformisti'. Al contrario bisogna “tagliare la spesa improduttiva, ma il governo procede a tutto gas, con la solita giaculatoria che va tutto bene, verso irresponsabili tagli lineari, non provvede né a dotare il fondo sanitario di adeguate risorse né a inaugurare una nuova governance del sistema". 

22 OTT - “Altro che legge di stabilità. La manovra varata da Renzi utilizza ancora una volta il fondo sanitario nazionale come bancomat. E’ l’ennesimo attacco al sistema sanitario nazionale con una forte matrice destabilizzante rispetto alla capacità delle Regioni di garantire i livelli essenziali di assistenza”. E’ la valutazione espressa dal senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri (Conservatori e Riformisti), componente Commissione Sanità.

Il risultato sarà di conseguenza “un gioco a rimpiattino di responsabilità e un gioco al massacro sulla pelle dei cittadini, la cui situazione è stata ben fotografata dal Censis: per il 53,6% degli Italiani la copertura dello stato sociale si è ridotta e paga di tasca propria molte delle spese che prima venivano coperte dal sistema di welfare nazionale e in particolare il 18% della spesa sanitaria totale contro il 7% registrato in Francia e il 9% in Inghilterra. Inoltre, a causa delle lunghe liste di attesa nella sanità pubblica e dei costi proibitivi della sanità privata, nel 41,7% delle famiglie almeno una persona in un anno rinuncia a una prestazione sanitaria. E sono 3 milioni i cittadini non autosufficienti che necessitano di assistenza”.

“Lo diciamo da tempo in tutti i modi che – aggiunge D’Ambrosio Lettieri - deve essere tagliata la spesa improduttiva, ma il governo procede a tutto gas, con la solita giaculatoria che va tutto bene, verso irresponsabili tagli lineari, non provvede né a dotare il fondo sanitario di adeguate risorse né a inaugurare una nuova governance del sistema, tanto meno a introdurre i costi standard, insieme ad efficaci meccanismi di perequazione tenendo conto del fattore deprivazione sociale”.

Tuttavia, osserva il senatore dei Conservatori e Riformisti, “con abusata arroganza, il governo non tiene neanche in considerazione le proposte presentate a voti unanimi dalla commissione Sanità del Senato in occasione dell'indagine sul Ssn che tra l’altro evidenziavano a chiare lettere l’inaccettabile divario tra Nord e Sud del Paese- Questi dati continuano ad essere ignorati, mentre il governo utilizza oltre il 30% di tutta la sua fantomatica spending review, che non attacca sprechi e corruzione, per impoverire ulteriormente il fsn. Dopo indagini, sondaggi e studi qualificati occorrono decisioni serie e concrete. Occorre una riforma organica del sistema par garantire l'universalità.

Per D’Ambrosio Lettieri appare infine paradossale che “Renzi Pinocchio spacci per aumenti quelli che sono dei veri e propri colpi di accetta. Il Patto Nazionale per la Salute, tuttora vigente e siglato dal suo Governo nel 2014, racconta una storia diversa: che il Fondo 2014 sarebbe dovuto essere di 109 miliardi 928 milioni, quello 2015 di 112 miliardi 062 milioni, quello 2016 di 115 miliardi 444 milioni. Nel 2015 ha tagliato 2 mld e mezzo col benestare di quasi tutte le Regioni che – conclude - hanno commesso un tragico errore. E per il 2016 ne taglia altrettanti. Come si pensa di ottemperare al dovere costituzionale di garantire e tutelare il diritto alla cura, all’assistenza e alla prevenzione dei cittadini, resta un mistero”.
 

22 ottobre 2015
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